Il mondo che verrà
Me lo sono immaginato ieri, il mondo, che verrà.
Mentre respiravo la manifestazione di protesta contro Green Pass e obbligo vaccinale promossa da Italexit. Eh sì che ho respirato, facendomi largo tra migliaia di persone nella piazza che Milano ha intitolato alla libertà, XXV Aprile. Non si vedevano raduni così da anni.
Evviva l’Italia
Dal sonno s’è desta…
Premessa. Non sappiamo cosa succederà domani: nessuno può saperlo. Non sappiamo come si orienterà il governo, o chi verrà eletto Presidente nè quando si andrà a votare. Però, talvolta, l’immaginazione funziona da sesto senso. E i segnali si colgono sentendo da dove arriva il vento favorevole.
Il buongiorno del mattino
Con sentenza resa pubblica ieri, il Tar del Lazio ha accolto il ricorso presentato dal Comitato Cura Domiciliare Covid 19. Bocciato il protocollo anti Covid del Ministero della salute, no a paracetamolo e vigile attesa e sì a ciò che prescrive ogni medico in scienza e coscienza.
Diventano carta straccia le imbarazzanti linee guida di Aifa del 26 aprile 2021, queste. Ventisei pagine per vietare ai medici di prescrivere farmaci da sempre raccomandati contro le influenze o la Sars.
Anche l’Africa s’è desta
Diversi Paesi africani hanno rifiutato le dosi dei vaccini in scadenza. Sono milioni le confezioni donate al Continente dalla Fondazione Gavi degli ex coniugi Gates finite sotto le ruspe o bruciate nei falò (come si può chiamare regalo un prodotto quasi di scarto?) Qui.
Vicinanza di intenti e fisica
Tornando alla folla di ieri. Esseri umani accanto ad altri esseri umani, fratelli d’ Italia, nessuna tessera da esibire, nessuno additato come “untore”. Non si respirava aria di discriminazione. “Fate un intervento dal palco?” chiedo ai tre poliziotti scesi da una camionetta. “Oggi sì”.
Prende la parola un agente sospeso del sindacato OSA, Luca Cellamare: “…quante rinunce abbiamo fatto, quanti giorni di festa dedicati al lavoro perchè abbiamo sempre creduto nel bene comune. Lo abbiamo fatto per dovere. Oggi alcuni di noi sono sospesi con l’accusa di essere contagiosi. L’accusa è per spingerci a fare una cosa che non vogliamo: non andremo a controllare il qr code di chi mangia un panino al bar mentre le città e i mezzi di trasporto sono invasi da criminali e stupratori. Ci sono assassini che hanno l’assegno alimentare e noi che abbiamo servito il Paese ci ritroviamo senza stipendio. Non siamo soli in Europa, molti colleghi hanno dovuto cedere al ricatto ma sono con noi: non sono robot”.
Segnali di insofferenza importanti arrivano anche dai ristoratori. Alessia Brescia presidente dell’Associazione ristoratori Veneto, ha auspicato la fine delle tessere, “non siamo controllori, questo sistema ci porta al fallimento e ci mette gli uni contro gli altri”.
Il Premio Nobel Luc Montagnier (“a cui i fact-checker vorrebbero togliere il Nobel” cit. Gianluigi Paragone).
Applaudito a gran voce, il professore che isolò il virus dell’HIV nel 1983 e che oggi continua a presiedere un laboratorio di ricerca, ha detto che per fermare la malattia non bastano i vaccini ma occorre “una combinazione di cure e di stili di vita”.
“Contrariamente a quanto era stato detto all’inizio si è visto che questi vaccini non proteggono dall’infezione. Tutti i medici lo sanno. Vi sono poi i rischi legati alla proteina Spike, molti sportivi hanno avuto malattie cardiache importanti come conseguenza delle vaccinazioni. Ed è un crimine pensare di vaccinare i bambini, è importante che i medici intervengano al più presto, ne va di mezzo il futuro dell’umanità”. Il premio Nobel ha poi aggiunto che “le persone non vaccinate aiuteranno in qualche forma i vaccinati che si ammaleranno”. E che saranno le leggi della natura a prevalere”.
Sull’immediato futuro non è pessimista, “ogni cittadino è libero, approfittate di prossime elezioni per dire il vostro parere”.
Un nuovo ministro della Salute
L’immaginazione ci fa intravedere la fine dell’era Speranza. Per voltare pagina, certamente. E poi perché tutto ha una fine.
La vox populi vorrebbe un medico (Speranza è laureato in Scienze Politiche e prima di diventare ministro della Salute era assessore all’Urbanistica).
Piace molto Alberto Donzelli che si è occupato per 40 anni di sanità pubblica. Da mesi Donzelli, assieme ad altri colleghi, chiede un confronto con il comitato tecnico scientifico CTS e non ha mai ricevuto risposta. “Occorre interrogarsi sull’eccesso di mortalità fra i giovani e gli adulti emerso nel 2021; non è necessario vaccinare i bambini con questi vaccini che, stiamo osservando dalle pubblicazioni, dopo tre mesi dall’ultima dose rendono il soggetto vaccinato più esposto alle infezioni”.
Qui potete ascoltare il portavoce di Ema, Marco Cavaleri, che a proposito di questi studi e per gli stessi motivi indicati da Donzelli, mette un freno a ulteriori richiami (booster).
I figli sono il futuro
Applauditissimi anche gli interventi di Heather Parisi e dell’ex pilota di MotoGP Marco Melandri. La Parisi, ha avviato anche una campagna per informare le famiglie sulle vaccinazioni ai bambini. “…parlo anche come madre che si preoccupa per i figli. I vaccini non contribuiscono a curare la malattia e nessuno può dirci come curarci. Basta addossare le colpe di politiche non assennate ai non vaccinati, che esercitano soltanto il loro sacrosanto diritto di scelta”.
Melandri: “Non possiamo negare ai ragazzi la libertà di fare sport; oggi stanno negando questo diritto. Vengo dalle case popolari, mi sono svegliato tutte le mattine con il sogno di diventare pilota, e grazie alla mia famiglia ci sono riuscito. Lo sport mi ha insegnato a stare con la gente e a rialzarmi, ho conosciuto il mondo e imparato valori che mi aiutano a diventare un padre migliore. Senza sport i ragazzi rischiano di perdersi.
Voglio poter guardare mia figlia negli occhi e darle un futuro, la libertà è un futuro. I ragazzi devono essere liberi di vivere e di rispettare qualsiasi scelta. Questa tessera verde non dà nessuna libertà, può essere revocata in qualsiasi momento”.
Giuriamo far libero
Il suolo natìo:
Uniti per Dio
Chi vincer ci può?