Siamo i terzi in Europa per numero di vaccinati, ma siamo anche quelli trattati peggio. Per la precisione abbiamo inoculato 201,36 dosi ogni cento abitanti, più di due punture per ciascun italiano. In cima alla classifica europea e davanti all’Italia ci sono solo la Danimarca con 221,36 somministrazioni ogni cento abitanti e l’Islanda con 204,18 dosi ogni cento abitanti. Ma sia Danimarca che Islanda sono Paesi meno popolati del nostro: perciò in numeri assoluti abbiamo il record europeo di vaccini somministrati.

Così calcola il sito Ourworldindata al 18 gennaio.

Poi, se guardiamo al resto del mondo, siamo comunque in testa per le somministrazioni di vaccini a m-RNA. Nella top ten dei più vaccinati siamo superati da Cuba (291,07 ogni 100) leader mondiale, dal Cile (237,51 ogni 100), dagli Emirati Arabi Uniti (231,22) e dalla Cina (203,72) che stanno usando vaccini diversi.

Insomma, gli italiani sono stati i più diligenti e fra coloro che più hanno risposto all’appello di presentarsi all’hub vaccinale, una, due, tre volte. Ma nessuno li sta ringraziando.

Anzi siamo bastonati ogni quindici giorni (più o meno è questo il tempo necessario a elaborare decreti sempre più insensati e complicati).

E ora ci ritroviamo costretti ad accettare perfino il divieto di andare a comprare le calze al centro commerciale (se sprovvisti di dose booster o di qualsiasi vaccino).

Cliccate qui, sul primo grafico e con il mouse avvicinatevi ai Paesi in verde scuro, quelli con più vaccinati.

In Europa

In Israele si contano 189,72 vaccinazioni ogni 100 abitanti. Degli israeliani, che per primi hanno iniziato le somministrazioni, si sa che più del 50% ha fatto la terza dose, alcuni sono già alla quarta. Emerge dunque che più di una persona su tre non ne ha fatta nemmeno una. Questo per dire che siamo più bravi e disposti a vaccinarci anche del Paese modello. In Portogallo sono a quota 201,83, nel Regno Unito 200,37, in Francia 196,63, in Germania 189,55.

Perseguitati

Gli italiani, super diligenti dal punto di vista delle punture e delle tessere, stanno ricevendo solo schiaffi (e, a questo punto, chiediamoci perché) e continue limitazioni ai loro spostamenti. Ma non solo: è di oggi la notizia che l’ospedale Galeazzi di Milano ha arbitrariamente negato interventi chirurgici a chi aveva solo due dosi di vaccino o neppure una.

Non era mai successo prima nella storia della Repubblica e della Costituzione: l’Italia, infatti, si è sempre distinta per la sua disponibilità a curare clandestini, clochard e assassini senza pretendere il permesso di soggiorno o la fedina penale pulita.

In aggiunta, come emerge dalle complicate regole delle quarantene scolastiche, tutti i vaccinati con due dosi a 120 giorni dall’ultima, sono considerati e trattati come se non avessero fatto nessuna puntura: vanno in Dad se ci sono tre positivi in classe.

Ci chiediamo a questo punto quante siano le dosi da appuntarsi al petto, pardon al braccio, per essere considerati degni di vivere. 

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