Nell’ultimo report dedicato alla farmacovigilanza passiva dei vaccini anti Covid, Aifa distingue, come prassi, fra le reazioni sospette e quelle che invece sono riconosciute come causalmente correlate alle vaccinazioni.

Anche in questo caso, però, emerge una mastodontica incongruenza con quanto riportato dall’ Istituto Superiore di Sanità, proprio come abbiamo visto nel calcolo dei deceduti Covid vaccinati con ciclo completo (vedi post precedente).

Per Aifa, nel trimestre preso in esame (aprile maggio giugno), sono 328 gli eventi avversi gravi causati dalle vaccinazioni, mentre per l’ISS sono all’incirca 126 volte di più.

Nuovamente ringrazio l’infettivologo Fabio Franchi che ha supervisionato i calcoli.

Le segnalazioni di reazioni gravi dell’ultimo trimestre sono state 1.044.

Il numero è dato dalla differenza fra 24.960 (il numero delle sospette reazioni segnalate dall’inizio della campagna vaccinale a giugno 2022) e 23.916 (le sospette reazioni segnalate dall’inizio della campagna vaccinale a marzo, nel report precedente).

Quindi, in base agli algoritmi dell’OMS, Aifa ha stabilito che solo una parte delle reazioni avverse totali sono effettivamente correlate alle vaccinazioni (il 32,6% di 1.044, cioè 328). Che cosa è considerato “grave”? Malattie che vanno dalle trombosi alle miocarditi, dagli ictus alle paralisi di Bell, dalle sindromi di Guillain-Barré alle reazioni allergiche severe. Nello stesso report compaiono i criteri di gravità, fra questi è inserito anche il “ricovero ospedaliero”.

Aifa ha redatto anche un altro fascicolo dedicato alla valutazione delle reazioni avverse, e, nel paragrafo 8, sono inseriti  i fallimenti vaccinali, che si verificano quando i vaccinati contraggono la malattia per la quale dovrebbero essere protetti.

Se ne deduce che nel caso della COVID (ritenuta malattia pericolosa mortale), il fallimento vaccinale debba considerarsi come evento avverso grave.

Ecco, poi, nell’universo parallelo dell’Istituto Superiore di Sanità, dove le tabelle sono assai chiare, che i gravi fallimenti vaccinali, quelli che hanno richiesto il ricovero in reparti ospedalieri o in terapia intensiva, sono stati 41.139 nello stesso trimestre. Si tratta di persone che hanno ricevuto il ciclo completo di vaccinazioni e che purtuttavia sono state da male a molto male per Covid e complicanze, come da immagini allegate.

Ci si chiede perché il report di Aifa abbia ignorato quei 41.136 casi che andrebbero sommati agli sparuti 328 dell’ultimo report. 

Forse 41.136 persone vaccinate con ciclo completo e ricoverate in ospedale danno fastidio? 

O forse non si vuole ammettere che i vaccini anti Covid non proteggono nemmeno dalle forme gravi di Covid?

A riprova si consultino i dati dell’intero periodo di vaccinazioni. Guardando al trimestre precedente (gennaio, febbraio, marzo) dove i ricoveri sono stati più numerosi, si notano: 4.861 eventi avversi gravi segnalati dopo le inoculazioni; di questi Aifa ne riconosce 1.638 (il 33,7%) come correlati, compresi 5 decessi (3 considerati fallimenti vaccinali).

Nell’universo parallelo dei bollettini ISS emergono, invece, 88.402 ricoverati in ospedale o in terapia intensiva più 10.352 deceduti (vaccinati con ciclo completo). Tutti fallimenti vaccinali che andrebbero sommati alle cifre che fornisce Aifa.

La somma di fallimenti vaccinali dei due primi trimestri del 2022 arriva a 145.351, di cui 15.810 decessi.

 

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