È sempre interessante affrontare i corsi di aggiornamento alla mia professione. Sul linguaggio d’odio, ad esempio. E sulla libertà di espressione. O ancora: sulla scelta delle parole più opportune che non offendano le minoranze e gli ormai numerosi generi umani.
Sono regole sacrosante che però si infrangono quando si parla di vaccinazioni.

Parlare, no, non è nemmeno necessario: si veda cosa è accaduto in Regione Lombardia alla Sottosegretaria con delega a Sport e Giovani Federica Picchi di Fratelli d’Italia. In carica da quasi due anni nella giunta del presidente Attilio Fontana, ieri ha subìto una gogna pubblica nell’aula del Consiglio regionale,  rea di aver condiviso sul proprio profilo Istagram un video del ministro alla salute americano Robert Kennedy.

Sì, avete ben compreso: il consiglio del Pirellone ha sfiduciato la Sottosegretaria per un filmato che il ministro di Trump ha dedicato al carico vaccinale nell’infanzia e al rischio autismo associato – tema di cui Kennedy discute con studiosi da più di 20 anni – e non per mancanze che abbiano riguardato il lavoro da lei svolto. Federica Picchi si occupa di Sport e Giovani.

La sentenza, al termine di un processo senza appello,  è stata assicurata dal voto segreto, l’opportunità che soccorre i pavidi: infatti ci sono stati 19 franchi tiratori del centro destra, verosimilmente i consiglieri di Forza Italia fra i più intransigenti in materia di obbligo vaccinale.

Altra città, altra pagina buia, sempre in materia vaccinale, ça va san dire.

La vice garante della privacy Ginevra Cerrina Feroni, giurista e fra i candidati alla Corte Costituzionale, è stata presentata ieri l’altro da Repubblica, come portatrice di posizioni imbarazzanti. “È una no-vax convinta – riporta il quotidiano – perché il 27 agosto aveva scritto su X – Da tempo sostengo l’importanza di istituire nel nostro Paese una giornata dedicata alle vittime da vaccino anti Covid. In attesa dell’accertamento delle responsabilità e dei risarcimenti dei danni. Secondo Repubblica la giurista avrebbe condotto crociate in pieno Covid contro le decisioni del governo sull’obbligatorietà dei vaccini “proprio mentre il Garante doveva esprimersi in merito al Green Pass”.

Evidentemente e, purtroppo per noi, la posizione della Cerrina Feroni giudicata imbarazzante da Repubblica non scalfì nemmeno in superficie il proposito del governo Conte: la tessera per avere il diritto (sic!) a entrare in scuole, università posti di lavoro e mezzi di trasporto, fu varata senza alcun dibattito pubblico.  La seconda richiesta della giurista, più che legittima, che le vittime delle vaccinazioni siano onorate e ricordate (e le famiglie risarcite) fa ben capire purtroppo chi nella nostra società stia ancora discriminando. Ci sono persone da accogliere e altre, come i no-vax cui va messo un cappio al collo o gli va sputato nel piatto. Ci sono morti da celebrare e altri neppure degni di menzione.

Tornando alla cronaca di Regione Lombardia: Giovanni Donzelli, responsabile organizzativo di Fratelli d’Italia ha mostrato il vulnus di quanto accaduto al Pirellone: “Gli alleati del centrodestra non sono più da considerarsi tali e ora c’è da capire se c’è lealtà reciproca o no” . Va detto che la Lega si era dissociata da subito dal processare la Picchi: “La Lega resta leale alla maggioranza e ha votato contro questa sfiducia – aveva fatto sapere da subito Alessandro Corbetta capogruppo Lega in Consiglio – alla fine sono prevalse logiche che hanno fatto il gioco della sinistra”.

L’ultima parola sul destino della Picchi l’avrà il Presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, oltre che, com’è naturale che sia, il governo Meloni.
Quanto al tema a noi caro, le persecuzioni di chi è contrario all’obbligo vaccinale e chiede studi seri sul carico di punture per i neonati, non disperiamo.
E prima o poi, di questi discorsi d’odio se ne parlerà anche ai corsi di formazione per giornalisti.
Infine, penso che perseguitare, verbalmente e non, chi rifiuta l’obbligo vaccinale sia un boomerang politico che va contro questo governo.
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