Sembra una voce nel deserto quella del professore di Filosofia che ha fatto lo sciopero della fame per richiamare l’attenzione sugli studenti discriminati dal Green Pass. Sembra. Ma non lo è. Perché, sotto traccia, gli arrivano migliaia di inviti a non demordere. Il suo motto è Gutta cavat lapidem non vi sed saepe cadendo (“La goccia scava la roccia non con la forza ma non smettendo mai di sgocciolare”) e da martedì, ha avviato un’altra protesta, dorme in tenda sul marciapiede di fronte alla scuola. Siamo a Milano, liceo scientifico Einstein. Saverio Mauro Tassi insegna Filosofia, Storia ed Educazione Civica. E, […]