Il fallimento (morale) delle banche

I più pessimisti, di solito, sono i tassisti. La radio è la loro compagna di viaggio e in questi giorni ascoltano, scuotendo il capo, le croci degli indici di borsa, come una litania funebre. Tengono il conto delle banche che chiudono, ma proprio loro, così corporativi, si lanciano in lunghe maledizioni: «Hanno fatto i soldi sui nostri debiti. Ci hanno dissanguato. Ora possono pure crepare». Qui, a livello della strada, l’opinione più diffusa è che le banche falliscono per troppa avidità. Non è un giudizio scientifico, ma etico. È per questo che i tassisti, senza troppa coerenza, sopportano con un […]

  

Chi ha paura di sfiduciare Letta?

Le turbolenze del giorno dopo sono quelle che fanno male. Il Pdl si è sublimato, lasciando spazio a Forza Italia e al nuovo satellite alfaniano, pronto a ruotare intorno a quello spazio metafisico (e vuoto) che chiamiamo centro. I governativi si affrettano a dire che non sono affatto preoccupati, perché tutto questo rende più forte il Letta delle «ristrette» intese. Sorride Enrico, sorride il Quirinale, sorridono i sacerdoti della stabilità. Forse però c’è un sorriso di troppo. La minaccia infatti arriva dal Pd e non è inaspettata. A sinistra c’è chi come Renzi conta i giorni che mancano al voto […]

  

Batti e corri e difendi la tua casa

Batti e corri. E difendi la tua casa. I ragazzini di Seattle o di Cleveland o di qualsiasi luogo remoto e sperduto degli States questa idea ce l’hanno nel dna. Il baseball è lo specchio dell’America. È Whitman, Steinbeck, Roth, De Lillo e Robert Redford che scopre la sua mazza di legno Wonderboy e si riprende il destino. È Charlie Brown e il suo mondo di bambini. L’anno scorso si è parlato molto di un romanzo, L’arte di vivere in difesa di Chad Harbach, direttore di quella meravigliosa rivista culturale che è N+1. Il baseball come romanzo della crisi, come […]

  

Chi sono i berlusconiani?

Cosa hai fatto negli ultimi vent’anni? Sono andato a letto presto. La frase proustiana di Noodles in C’era una volta in America sta bene sul profilo di Giovanni Orsina. È un vestito. Poi c’è quello che ha fatto davvero: cercare di capire cosa è successo. La risposta è in un libro.  Il berlusconismo nella storia d’Italia (Marsilio). Non Berlusconi, ma il berlusconismo. Perché è questo il nodo. Orsina è uno storico di quasi quarantacinque anni, professore alla Luiss, liberale per scelta di vita e non per fede. Questi vent’anni non hanno una storia condivisa. Non possono averla. Berlusconi divide. È […]

  

Quanti anni ci vogliono per costruire una guerra civile?

Quanti anni ci vogliono per costruire una guerra civile? Meno di dieci anni, andando a braccio. È quello che pensi in una sera come questo, mentre a pochi passi da casa tua si sentono i colpi sulla racchetta che arrivano dal Foro Italico, con gli spettatori che interrompono il silenzio sul 15, sul 30 o sul l’ultimo vantaggio. Sembrano tanti quest’anno gli spettatori. Forse è l’abitudine o forse la crisi colpisce dove più folto è il gruppo. Solo che la recessione è solo uno degli ingredienti della bomba. Poi c’è la paura. Poi c’è quell’orizzonte troppo miope, che non solo […]

  

La banca e i falò

Non so se avete mai fatto un debito. Domanda inutile. Molti di voi hanno un mutuo e un’auto e avete messo una firma in banca o sotto il contratto di una finanziaria. Non c’è dubbio che qualche volta pensate anche voi a questa scommessa sul futuro, questa cosa in teoria normale, perché magari c’è un lavoro, una busta paga che arriva a fine mese, un conto entrate e uscite che si cerca di mantenere in equilibrio. Poi accade che il futuro si fa buio, si spezza, esce il numero sbagliato sulla ruota della vita. E salta tutto. Quello che questa […]

  

Ogni volta che passa il ’29

Jeremy era un giovane yuppie di Manhattan.  Quel maledetto «lunedì nero» era l’unico a non dare di matto.  La gente sudava, cravatte slacciate, giacche che volavano, disperazione.  Era il 19 ottobre 1987 e Jeremy non aveva (…) perso un dollaro.  Quando arrivò la sera il Dow Jones aveva perso 500 punti, un crollo del 22,61 per cento.  Tutti i quotidiani, a New York e nel mondo, evocavano panico e paura.  Bastava un numero, una data: 1929.  La Grande Depressione rimbalzava di titolo in titolo.  Jeremy era preoccupato solo di una cosa, forse doveva vendere i suoi capolavori.  Ai suoi clienti […]

  

Il fool che cambia la trama delle elezioni

L’improvviso. Quando tutto sembrava scorrere lentamente verso un finale già scritto sul palcoscenico della politica accade qualcosa che non ti aspetti. Il coro dei sondaggisti porta sussurri e notizie: i numeri stanno cambiando. Dicono che la nave di Bersani non sta arrivando più così tranquillamente in porto, perde vento e forza, sta ancora lì in testa al 38,7 per cento, ma si lascia indietro un 2,9% di consensi. Potrebbe non farcela a governare, perché il Senato è sempre più a rischio, sempre più in bilico. E più passa il tempo più lui perde. Dicono che il professor Monti stia facendo […]

  

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