Ma cos’è questa crisi? Leggete Calvino

Sono capitato per caso sul blog di Pino Bruno, il futuro non è più quello di una volta, e ho trovato uno scitto di Italo Calvino pubblicato su Repubblica il 15 marzo 1980. E’ il suo Apologo sull’onestà nel Paese dei corrotti. La forma è quella della favola. Quello che mi piace è la narrazione senza moralismo e la lucidità con cui racocnta la nascita della “questione italiana”. La lunga crisi viene da lì, da una costellazione di poteri che ha fondato la sua fortuna sul denaro pubblico. Sono passati più di trent’anni e una cosa è chiara: il male […]

  

Aldous Huxley e i suoi fratelli

Utopia o anti-utopia, ordine o libertà, sicurezza o rischio? Il Novecento doveva dare una risposta a queste domande. Ci ha provato, con le sue guerre mondiali, con le sue ideologie, con il pendolo della politica che oscillava tra Stato e individuo. Ci ha provato, portando i suoi sogni allo zenit, e massacrandoli. Ci ha provato, con le sue terze vie, che sono apparse poi alla fine troppo banali o poco affascinanti o incapaci di rispondere a quel bisogno di assoluto o di nulla che ancora ci perseguita. Ci ha provato il Novecento, senza riuscirci, accontentandosi di dire: comunque siamo sopravvissuti […]

  

L’Ungheria è il sintomo, la malattia è la Ue

La prima volta che sono stato a Budapest era il 1987. Avevo vent’anni ed era il mio primo viaggio al di là del Muro. Non ero mai stato a Est. Tutto quello che sapevo sul comunismo lo avevo letto. Vederlo mi ha cambiato il mondo. L’Ungheria era quanto di più occidentale si potesse trovare al di là della cortina di ferro. A suo modo era ricca. C’era un negozio Benetton che aveva aperto da poco e le ragazze facevano la fila per andarlo a vedere. Rispetto alla Polonia o alla Germania Est credo che l’Ungheria fosse carica di speranze e […]

  

Morire d’impresa

Non sono solo nomi su una lapide. Se prendi questo filo scuro e lo segui, un giorno dopo l’altro, ti accorgi che quello che sta accadendo non è per niente normale. È il romanzo nero di questa crisi. È una fila di croci che dal Nord Est arriva fino in Sicilia. Dieci nomi, dieci storie, dieci vite spezzate. Tutte con la stessa trama. Arriva un momento in cui non ci credi più. Non ce la fai neppure a sperare. Non ce la fai ad alzarti la mattina e dire «ancora ci provo». Non bastano le promesse, i discorsi del cavolo […]

  

Leopardi, l’americano

E gli infiniti spazi diventano unending spaces. Quando si arriva alla fine dell’anno tutti i giornali preparano i loro almanacchi, previsioni, consuntivi, speranze, si fa il conto di quello che è passato e di quello che verrà. Lo ha fatto anche il New York Times. Tra le varie liste, quelle che piacciono a Fazio e Saviano, c’è anche quella sui libri più importanti pubblicati nel 2011 negli Stati Uniti. Sono i 100 libri da ricordare, quelli che segnano un cambiamento. In cima alla lista c’è The Angel Esmeralda, la raccolta di nove brevi storie di Don De Lillo. La sorpresa […]

  

Chiedete di me domani

Ci sono personaggi lontani, veri o immaginari, che all’improvviso sembrano incarnare lo spirito del tuo tempo. Li vedi, li guardi e scopri che da lì si può tirare una linea. Seguili. Fai come loro. Sono qui, adesso, contemporanei, come segni, simboli e simulacri. Tracciano una strada. Eroi interrotti. Eroi che escono di scena troppo in fretta, come se i tempi in cui sono vissuti fossero solo un’anteprima, un aperitivo. I cartografi di questo tempo devono seguire le tracce di Quinto Sertorio, il generale romano che scelse di farsi barbaro. Sertorio,che con Caio Mario aveva sconfitto i Teutoni a Aquae Sextiae, […]

  

Ecco a voi la radio dal vivo

La storia della play list all’inizio un po’ li spiazza, ma poi si mettono lì, qualche volta nervosi, altre con la smania di raccontarsi, in fin dei conti quasi tutti gli scrittori sono inguaribili egocentrici e allora l’idea di stare al centro della scena con le note che girano intorno li fa sentire dei veri demiurghi. Un romanziere è un uomo che ti racconta una storia, ma il passo da narratore a Dio è più breve di quanto si pensi. Lo dice anche Giovanni, l’apostolo del quarto vangelo, il veggente dell’apocalisse: in principio era il verbo. Come dite? Non è […]

  

Al gioco dei troni o si vince o si muore

Al gioco dei troni o si vince o si muore. Non esiste una terra di nessuno. Queste sono le parole che la regina Cersei dice a Ed Stark durante una conversazione ad Approdo del Re. È chiaro che qui si parla di A Game of Thrones, la saga di George R. R. Martin. La scena delle «cronache del ghiaccio e del fuoco» è un qualsiasi medioevo che rimbalza nel nostro immaginario. Ci sono le isole libere del commercio, il profondo Sud con la pelle scura, ci sono le terre dei fiumi e l’alto giardino, c’è la melma metropolitana di Approdo […]

  

Chi sono i cartografi

Da qualche parte bisogna pure ricominciare. Ho abbandonato il mio vecchio blog. Si chiamava Mab, il sogno di Mercuzio e sonnecchiava sulla piattaforma di splinder. Ora quel pezzo di mondo, mi dicono, sta per essere cancellato, per chi ancora vuole dargli un ultimo sguardo può navigare verso questo indirizzo: mab.splinder.com. Spero presto di poter trasferire tutti qui. Ma se hai scelto di fare il cartografo il passato devi copiarlo su una chiavetta e viaggiare leggero, imparando a archiviare le cose. Ora, prima di ripartire, voglio raccontarvi chi sono i cartografi. Non so quanti di voi mi seguiranno. Nomn ho mai […]

  

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