Pena di morte dopo la Brexit
Tra il serio e il faceto un sondaggio condotto da YouGov in UK svela i desideri del popolo inglese, dopo la storica scelta della Brexit. I dati parlano chiaramente: al primo posto tra i “passi indietro”, ovvero nel passato, c’è la pena di morte abolita nel 1973 (36% che raggiunge il 53% tra coloro che hanno votato il “leave” al referendum).
Nelle posizioni seguenti si trovano delle altre “interessanti” controriforme: il passaporto blu (quello pre UE), che in effetti sembra prendere sempre più corpo come ipotesi, il rifiuto del sistema metrico decimale per tornare a pesature fatte alla vecchia maniera. Ma sicuramente intrigante, e forse ai nostri occhi oltre che anacronistico un po’ incredibile, è la percentuale raccolta dalle punizioni corporali all’interno delle mura scolastiche: il 27% del campione totale, che sale al 42% tra chi votò il “leave”.
Si tratterebbe insomma non di una scelta di abbandono della UE, ma di una vera e propria inversione a U su alcuni temi che non hanno direttamente a che fare con la Brexit. Chissà quanti italiani sarebbero d’accordo oggi con questa misura nelle scuole?
aggiornamento: nelle tavole presentate si trovano solo le % dei favorevoli. A questo link potete vedere che la maggioranza delle risposte a livello complessivo è contrario a queste “ipotesi”, fatta eccezione per alcuni esiti tra coloro che hanno votato “leave” (vedi grafici)