Brexit: i sondaggi malati

Sempre più spesso, negli ultimi decenni, i sondaggi elettorali o referendari sono diventati uno grimaldello per influenzare gli elettori più che uno strumento di misura che aiuta a comprendere. Putroppo o per fortuna è così. E avendo lavorato a lungo nel settore conosco tutto il disagio che avvolge i colleghi che sono alle prese con questo tipo di realtà: vengono tirati per la giacca (per usare un eufemismo) e spesso travisati a tutto vantaggio di un titolo, di uno scoop, di una novità inattesa. Vediamo un ottimo esempio di quel che può accadere anche all’estero e non solo in Italia… […]

  

5 milioni di morti senza sparare un colpo

Diventeranno 8 milioni nel 2030 i morti all’anno se non si troverà il modo di invertire il trend di decessi dovuti al consumo di sigarette nel mondo. Le stime che vengono proposte parlano di quasi 6 milioni di morti per aver iniziato e mai smesso di fumare e di 600.000 morti per essere stati esposti al fumo altrui (i cosiddetti fumatori passivi). Il 31 maggio di ogni anno si celebra il No Tobacco Day, che rappresenta quindi il tentativo di sensibilizzare chi fuma a prendere coscienza dei rischi che corre, ma soprattutto a scoraggiare chi volesse “provare” a fumare. In […]

  

L’indice della miseria dei paesi: “ottimo” piazzamento per l’Italia

Il  Misery Index è un indicatore che viene elaborato e monitorato con grande attenzione per attestare lo stato di salute delle economie dei paesi di tutto il mondo (o quasi). La sua composizione nella versione elaborata da Robert Barro (che migliorò quella di base di Okun) prende in considerazione 4 parametri: la somma del tasso di inflazione, tasso di disoccupazione, del tasso ufficiale di sconto a cui sottrarre il PIL reale pro capite. Al crescere del punteggio dell’indice di miseria corrisponde la crescita del livello di “miseria di un paese”. L’Italia fa la sua “bella figura” nella classifica: siamo undicesimi […]

  

i Raggi nei sondaggi

La pubblicazione dei sondaggi a carattere politico elettorale termina oggi, ovvero a 15 giorni dalla conclusione della campagna elettorale. Si tratta di una misura che venne introdotta per evitare un uso strumentale di questi dati, ovvero il suggerire al corpo elettorale l’idea che vi fosse già un vincitore, inducendo quindi a non andare a votare o ad aggregarsi alla maggioranza, o viceversa che fosse una situazione in bilico e quindi che la partecipazione fosse necessaria per l’esito della votazione. In realtà chi beneficia davvero di questa norma è l’esercito “sgangherato” degli isituti di ricerca che si dedicano a questa attività. […]

  

Facebook è un media per vecchi

Era questione di mesi, e in molti lo stavano attendendo: Facebook perde il trono quale Re dei Social Network. Si tratta per ora “solo” dell’opinione dei teenager statunitensi, ma è lì che tutto ebbe inizio per Mark Zuckerberg e nonostante gli acquisti di Instagram e Whatsapp, per supportare il dominio nel numero di utenti registrati e attivi, quello che colpisce è il cambio di ruolo che Facebook sta avendo nella percezione degli utenti. Se infatti qualche anno fa Facebook era considerato il luogo dei giovani, con il progressivo ingresso di persone che giovani non  sono, ora i giovani stessi lo […]

  

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