The Apprentice-Casa Bianca

Che sarà mai un rimpastino nella squadra del presidente? Certo, quando i cambi sono molto frequenti, è lecito porsi qualche domanda. E qualcuno già ironizza: la Casa Bianca è come The Apprentice, il fortunato talent show in cui Trump, nei panni del Boss, doveva selezionare un collaboratore. E ogni puntava si concludeva con un “You’re Fired!” (Sei licenziato!) sparato in faccia al malcapitato di turno, che vedeva così sfumare i propri sogni di gloria (un contratto ben remunerato con il Boss). Arrivato alla Casa Bianca Trump sembra non aver perso il “vizio” di cacciare i collaboratori che non lo soddisfano […]

  

Come cambia la sanità Usa

Donald Trump è entusiasta: “Appoggio con convinzione il provvedimento del Senato sulla Sanità, l’Health care bill. Attendo con ansia di renderlo davvero speciale. Ricordate, l’Obamacare è morto”. Il presidente lo scrive su Twitter commentando il disegno di legge presentato ieri dai senatori dell’Grand Old Party, che sarà votato la prossima settimana. Quattro senatori dell’ala più conservatrice del partito – Rand Paul (Kentucky), Ted Cruz (Texas), Ron Johnson (Wisconsin) e Mike Lee (Utah) – hanno però diffuso un comunicato in cui spiegano di non voler votare la legge nella sua forma attuale, ma di essere pronti a discutere i necessari cambiamenti. […]

  

Il seggio più caro degli Usa

I democratici hanno deciso che l’opera di “rottamazione” di Trump deve tornare a essere politica, anziché puntare solo sulle aule di giustizia. E così hanno messo nel mirino un seggio della Camera dei rappresentanti spettante alla Georgia rimasto vacante. Il giovane Jon Ossoff (30 anni), vincitore delle primarie dell’Asinello, spera di strapparlo ai repubblicani, che lo vincono a mani basse dagli anni Settanta. Il candidato ha raccolto (o meglio, i democratici hanno raccolto per lui) la bellezza di 40 milioni di dollari. La cifrà più alta mai vista per un singolo seggio parlamentare nella storia americana. Al secondo posto si […]

  

Cosa rischia Trump

Trump è indagato dal procuratore speciale Robert Mueller. L’indiscrezione viene resa nota dal Washington Post, nemico giurato del presidente. L’accusa è “ostruzione alla giustizia”. Il quotidiano di Jeff Bezos, che cita funzionari non indentificati, spiega che Mueller sta indagando sulla presunta interferenza della Russia nelle ultime elezioni presidenziali e sulla possibile collusione tra Mosca e la campagna pro Trump. L’ostruzione alla giustizia ovviamente sarebbe subentrata dopo l’insediamento di Trump alla Casa Bianca, nei giorni successivi al licenziamento in tronco dell’ex direttore Fbi James Comey, che indagava proprio sul Russiagate. Tecnicamente il capo d’imputazione potrebbe essere la base per un impeachment […]

  

“Trump? Bugiardo”. Ma il presidente esulta: “Comey mi scagiona”

L’ex direttore dell’Fbi, James Comey, ha affrontato l’udienza davanti alla commissione intelligence del Senato che indaga sul Russiagate. Le sue parole erano molto attese e lui ha attaccato duramente il presidente Trump, definendolo bugiardo e accusandolo di diffamazione ai danni del Bureau. Non ci si poteva aspettare nulla di diverso, visto che il presidente l’ha cacciato in quattro e quattr’otto lo scorso 9 maggio. “Nonostante la legge non richiedesse alcuna ragione per licenziare il direttore dell’Fbi, l’amministrazione allora ha scelto di diffamare me e, cosa più importante, l’Fbi, dicendo che l’organizzazione era nel caos e che il personale aveva perso […]

  

Kennedy 100 anni dopo: luci e ombre

Difficile dire con esattezza se il mito di JFK sarebbe mai nato senza quel maledetto 22 novembre 1963. Una serie tv, 22-11-1963, basata su un romanzo di Stephen King, ha provato a sviscerare il tema, descrivendo un fantasioso “viaggio nel tempo” con cui il protagonista tentava di impedire il delitto di Dallas. Quello che ha cambiato la storia dell’America ed ha fatto entrare John Fitzgerald Kennedy nella leggenda, nonostante diversi lati oscuri. Nato 100 anni fa a Brookline, nella contea di Norfolk (Massachusetts), Kennedy vide la luce in una ricca famiglia cattolica del Nordest: suo padre Joseph era stato ambasciatore […]

  

Trump il pacificatore

“La pace in Medio Oriente è possibile”. Donald Trump lo ha detto appena sbarcato a Tel Aviv e lo ha ribadito nelle sue tappe a Gerusalemme e a Betlemme, dicendosi convinto che sia i palestinesi che gli israeliani vogliano la pace. Prima in Arabia Saudita e poi in Israele Trump tesse la sua tela per ridisegnare gli equilibri geopolitici del Medio Oriente, che passano dalla svolta sull’Iran, tornato a essere, per Washington, il nemico pubblico numero uno. “La pace non può mai radicarsi in un luogo dove la violenza è tollerata, finanziata e infine premiata”: Trump pronuncia queste parole a […]

  

Trump in Arabia saudita

Il primo viaggio all’estero da quando è presidente Donald Trump ha scelto di farlo in Arabia Saudita. L’appuntamento è il 21 maggio a Riad. Per l’occasione i padroni di casa hanno organizzato un vertice invitando altri 17 leader arabi. Significativo che il primo spostamento del commander-in-chief in terra straniera avvenga proprio a Riad, tappa che precede Israele (22 maggio), Bruxelles (25 maggio) e l’appuntamento del G7 in Italia (26-27 maggio). Al vertice di Riad saranno presenti anche i re di Marocco e Giordania, i leader di Algeria, Niger, Turchia, Pakistan e i capi di Stato dei Paesi del Golfo. È […]

  

Fbi, terremoto a Washington

La bufera non si è ancora placata. Il giorno dopo il licenziamento in tronco del capo dell’Fbi, Donald Trump torna sull’argomento: “I democratici hanno detto alcune delle peggiori cose su James Comey – scrive su Twitter – incluso il fatto che avrebbe dovuto esser cacciato, ma ora giocano a essere tristi”. “Quando le cose si calmeranno, mi ringrazieranno”. E aggiunge che l’uomo che ha allontanato “sarà sostituito da qualcuno che farà un lavoro migliore, sviluppando lo spirito e il prestigio dell’Fbi”. Dopo poco, a margine di un incontro a sorpresa, nello Studio Ovale, con l’ex segretario di Stato Henry Kissinger, […]

  

L’appello di Obama al Congresso: “coraggio” per salvare la riforma sanitaria

Prima di partire per l’Italia per prendere parte al summit sul cibo Seeds&Chips, Barack Obama ha parlato alla biblioteca John F. Kennedy di Boston, dove è stato insignito del “Profiles in Courage Award“. Rivolgendosi ai membri del Congresso l’ex presidente ha chiesto “coraggio politico” per impedire l’abolizione della riforma sanitaria nota come Obamacare, da lui promossa nel 2010. L’appello di Obama arriva pochi giorni dopo che i repubblicani, alla Camera, hanno approvato il Trumpcare. L’ex presidente ripercorre i momenti che portarono alla riforma che porta il suo nome, elogiando il lavoro svolto dai deputati e i senatori di allora: “Molti […]

  

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