Veleni Trump-McCain

John McCain è morto da mesi ma per Trump non importa. Nemici erano e nemici restano. Così il presidente è tornato ad accusare McCain, dicendo che è stato lui a far trapelare, durante le primarie repubblicane, un dossier controverso su di lui dell’ex spia britannica Christopher Steele. “È stato davvero così – scrive su Twitter – appena dimostrato dai documenti della corte, l’ultimo della classe (di Annapolis) John McCain ha inviato il falso dossier all’Fbi e ai media sperando di vederlo pubblicato prima delle elezioni. Lui e i Democratici, suoi alleati, hanno fallito (come al solito). Anche i media fake […]

  

Beto O’Rourke faceva l’hacker…

Come tutti si aspettavano Robert Francis O’Rourke, Beto per gli amici, si è candidato per le primarie democratiche in vista delle elezioni presidenziali del 2020. “L’unico modo per essere fedeli alle promesse dell’America è dare tutto per lei e per tutti noi”, ha detto in un videomessaggio, parafrasando una celebre frase di Kennedy. Quarantasei anni O’Rourke è considerato un predestinato. Alle ultime elezioni di midterm ha fatto penare Ted Cruz, che ha dovuto faticare sette camicie per batterlo, riuscindoci alla fine con un distacco risicato. Nell’annunciare la propria candidatura O’Rourke ha parlato di sanità, convivenza, riscaldamento climatico e guerre “vecchie […]

  

Usa, impeachment e muro

I democratici americani hanno capito che per mandare a casa Trump c’è un errore che devono assolutamente evitare: continuare a demonizzarlo. Quindi niente impeachment. Nancy Pelosi, speaker della Camera, lo ha spiegato al Washington Post Magazine. “Non sono per l’impeachment, non l’ho detto ancora in nessuna intervista ma visto che lei me lo chiede, dico che penso che l’impeachment sia una cosa così divisiva per il Paese che, a meno che non si tratti di qualcosa enorme e bipartisan, non credo che si dovrebbe percorrere quella strada perché divide il Paese”. E prosegue con una punta di sarcasmo: “Non ne […]

  

Hollywood premia l’antirazzismo: Oscar a Green Book

I bookmaker lo avevano previsto e puntuale l’Oscar è arrivato: la statuetta per il miglior film va a “Green Book“. La pellicola diretta da Peter Farrelly porta a casa tre premi dei cinque a cui era candidata. Ispirato ad una storia vera il film è ambientato negli anni ’60 e racconta di un buttafuori italoamericano, Tony Vallelonga (Viggo Mertesen), che dopo la chiusura del locale in cui lavora, a New York, si reinventa come autista. Lavora per un pianista afroamericano, Don Shirley (Mahershala Ali) portandolo in tour negli stati del Sud. I due inizialmente non vanno per nulla d’accordo. Poi, però, […]

  

Americani contro Colombo: si allarga il fronte

La senatrice della California Kamala Harris è l’ultimo politico americano che ha deciso di calvalcare lo sdegno contro Cristoforo Colombo. Ha proposto di cambiare nome al 12 ottobre, da “Columbus Day” a “Indigenous people’s Day” (dalla Giornata di Colombo alla Giornata delle popolazioni indigene). L’obiettivo è mettere in soffitta il festeggiamento dell’uomo che scoprì l’America, onorando al suo posto gli indiani d’America. Questa campagna nasce nel 1992, a Berkeley (California), e piano piano si è allargata: oggi negli Usa ci sono 56 città e quattro stati che rendono omaggio agli Indiani d’America. La Harris non è un politico di secondo […]

  

Sanders ci riprova: sfida a sinistra con Elizabeth Warren

A settantasette anni Bernie Sanders si rimette in corsa: correrà alle prossime primarie del Partito democratico, in vista delle presidenziali del 2020. “Insieme, voi, io e la nostra campagna del 2016 abbiamo iniziato la rivoluzione politica – ha detto in un’intervista alla radio pubblica del Vermont – ora è arrivato il momento di completare questa rivoluzione”. Tre anni fa fece sudare sette camicie alla “centrista” Hillary Clinton, ottenendo con la sua piattaforma politica ultra liberal, un grande consenso. Ora ci riprova. Punta a coinvolgere almeno un milione di persone “in un movimento di base di persone pronte ad alzarsi e […]

  

L’apertura di Trump nel discorso sullo stato dell’Unione

C’è un’immagine dell’ultimo discorso sullo stato dell’Unione che resterà nella memoria: Nancy Pelosi rivolge un caloroso applauso a Trump. È il momento in cui il presidente invoca la fine delle vendette politiche, girandosi verso la speaker democratica. Lei sembra gradire e applaude distendendo le braccia e guardando il presidente. Dunque pace fatta tra dem e repubblicani? Tutt’altro, era solo un applauso ironico. Poco dopo, infatti, Pelosi ha bocciato il discorso di Trump, dicendo che “ci vorranno giorni per controllare tutte le dichiarazioni false che ha fatto”. Comunque sia Trump ha provato a tendere una mano all’opposizione: “La mia agenda non è […]

  

Armi nucleari, Usa fuori dal Trattato

Le firme congiunte e le strette di mano tra Reagan e Gorbaciov ormai sembrano presitoria. Gli Stati Uniti sospendono il Trattato Inf sulle armi nucleari di raggio intermedio. Lo ha dichiarato il segretario di Stato americano, Mike Pompeo: “Le violazioni della Russia mettono a rischio le vite di milioni di europei e americani. Dobbiamo reagire a questa minaccia”. Si riapre, dunque, la partita a scacchi militare tra le due superpotenze. L’Alleanza Atlantica subito si schiera al fianco degli Usa: “La Nato sostiene pienamente la sospensione da parte degli Stati Uniti del trattato Inf e la notifica del ritiro”, ha detto […]

  

Shutdown, tutto rinviato al 15 febbraio

Crisi risolta, almeno fino al 15 febbraio. Il presidente Donald Trump ha firmato un provvedimento che pone fine allo shutdown, ma non prevede soldi per la costruzione del Muro al confine con il Messico. I democratici hanno cantato vittoria. Trump ha replicato (ovviamente su Twitter): “Vorrei che le persone leggessero o ascoltassero le mie parole sul Muro. Io non ho in alcun modo ceduto”. Rivendica di averlo fatto per difendere “i milioni di persone colpiti in modo molto duro dallo shutdown”.  Al tempo stesso preannuncia che se la situazione non si dovesse risolvere a febbraio adotterà tutte le misure necessarie, […]

  

Pelosi a Trump: parlerai dopo la fine dello shutdown

Tutto rinviato, se ne parlerà dopo la fine dello shutdown. Nel braccio di ferro con Nancy Pelosi, speaker della Camera, alla fine il presidente Donald Trump ha ceduto:  terrà il suo secondo discorso sullo stato dell’Unione dopo che lo shutdown sarà finito. Avrebbe voluto parlare il 29 gennaio prossimo, come da programma, ma Pelosi ha detto no e Trump ha dovuto accettare la decisione: “È la sua prerogativa”, ha scritto il presidente su Twitter. “Non sto cercando un luogo alternativo per il discorso – ha aggiunto – perché non ce n’è un altro che possa competere con la storia, la […]

  

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