Obama, l’Isis e l’islam

In un discorso in diretta tv alla nazione Barack Obama ha confermato la propria strategia nella lotta contro i tagliagole dell’Isis: raid aerei, droni e forze speciali sul terreno (non truppe), ribadendo che gli Stati Uniti non si faranno “trascinare un’altra volta in una guerra lunga e costosa sul terreno”. Il riferimento è a quanto fece l’amministrazione di George W. Bush nel 2001 per l’Afghanistan e nel 2003 nell’Iraq. Ma giova ricordare che è stato proprio il ritiro delle truppe Usa (nel 2011) a favorire l’avanzata dell’Isis. Obama tenta di rassicurare l’America dalla minaccia del terrorismo dopo l’attentato di San Bernardino (California). […]

  

I democratici vogliono Trump ma temono Rubio

Tra meno di due mesi si inizia a fare sul serio, con i caucus dell’Iowa (1° febbraio) e dopo una settimana le primarie del New Hampshire (9 febbraio). Se tra i democratici sembra non esserci partita, con Hillary Clinton pronta a conquistare la nomination senza troppa fatica (il suo unico sfidante è Bernie Sanders, troppo a sinistra per poter impensierire l’ex segretaria di Stato), nel campo repubblicano la sfida è più aperta che mai. L’ultimo sondaggio nazionale Cnn/Orc evidenzia che Donald Trump è in fuga solitaria con il 36% delle preferenze, staccando di 20 punti i rivali più vicini. Per […]

  

Usa, quello che i sondaggi non dicono

Se i sondaggi fossero davvero così importanti Barack Obama non sarebbe mai diventato presidente. A sfidare John McCain, nel 2008, sarebbe stata Hillary Clinton. E lo stesso dicasi per John Kerry: a contendere la poltrona della Casa Bianca a George W. Bush, nel 2004, sarebbe stato Howard Dean, che i sondaggi e i media liberal fino all’ultimo consideravano favorito, ma che si sgonfiò come un palloncino bucato appena ebbe inizio la corsa delle primarie democratiche. I sondaggi, così come i dibattiti, catturano l’attenzione dei media e sicuramente influenzano l’opinione pubblica, ma non sono la parte più importante delle prime fasi […]

  

Trump chiede 5 milioni alla Cnn

Donald Trump di nuovo al centro delle polemiche. Questa volta non per un attacco politico ma per una richiesta economica: il ricco candidato repubblicano minaccia di voler chiedere alla Cnn 5 milioni di dollari per apparire nel prossimo dibattito tv che l’emittente di Atlanta trasmetterà il 15 dicembre da Las Vegas. Lo ha detto lui stesso con una frase che sembra uno scherzo ma potrebbe, in realtà, nascondere un calcolo preciso: “Che ne dite se alla Cnn diciamo questo: non verrò al tuo dibattito a meno che non mi paghi 5 milioni di dollari, soldi che andranno tutti alle associazioni […]

  

Mille dollari per una casa a Detroit

Se c’è una città che più di tutte, negli Stati Uniti, ha subito la crisi, questa è Detroit. Nel 2013 è “fallita” (default), con un passivo di 18 miliardi di dollari, che ha richiesto sacrifici enormi ai cittadini e cospicui tagli a pensioni e servizi pubblici. La città del Michigan, capitale americana dell’automobile, aveva già sofferto molto per la crisi di General Motors e Chrysler, salvate dal fallimento dall’amministrazione Obama (80 miliardi di dollari stanziati). Negli anni Cinquanta 2milioni di persone vivevano nella città che aveva dato la luce (nel 1908) alla Ford Model T, la prima vettura prodotta utilizzando […]

  

Scritto in Cronaca - Tag: ,
1 Commento »  

Thanksgiving

Negli Stati Uniti la “Festa del ringraziamento” è quella che, tradizionalmente, riunisce le famiglie. Molto più del Natale e di ogni altra festa laica o religiosa. L’origine del Thanksgiving day risale al XVII secolo. William Bradford, governatore della colonia fondata a Plymouth (Massachusetts) dai padri pellegrini, a Plymouth, nel 1676 emise un ordine: “Tutti voi pellegrini, con le vostre mogli e i vostri piccoli, radunatevi alla casa delle assemblee, sulla collina… per ascoltare lì il pastore e rendere grazie a Dio onnipotente per tutte le sue benedizioni”. Un segno di gratitudine verso Dio per il raccolto e per quanto ricevuto […]

  

Partita a scacchi in Siria

L’abbattimento del Sukhoi 24 russo da parte degli F-16 della Turchia rischia di essere come l’attentato di Sarajevo contro l’arciduca Francesco Ferdinando, che nel 1914 fece da detonatore allo scoppio della Prima guerra mondiale. Mai come in questi casi è necessario mantenere la lucidità. La Turchia ha consegnato al segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, e ai cinque membri del Consiglio di Sicurezza del Palazzo di Vetro, una relazione scritta su quanto avvenuto. Si tratta del primo abbattimento di un aereo russo da parte di uno Stato membro della Nato dagli anni ’50. Il colonnello Steve Warren, portavoce della coalizione contro l’Isis […]

  

Rubio: “Parigi anche qui”

La strage di Parigi entra a pieno titolo nella campagna elettorale americana. Nel suo primo spot tv nazionale, che segna un salto di qualità in termini di investimento (e fiducia nei propri mezzi), il senatore Marco Rubio mette in guardia gli americani, ricordando loro che i terribili attentati di Parigi potrebbero accadere anche negli Stati Uniti. “Ciò che è successo a Parigi potrebbe succedere qui. Questa è una lotta di civiltà tra i valori della libertà e il terrorismo radicale islamico”, osserva Rubio nell’annuncio. “Queste non sono persone scontente, sono terroristi radicali che vogliono ucciderci – continua – perché lasciamo […]

  

I burattinai della Clinton

Da quando è entrata in politica, candidandosi per il Senato, Hillary Clinton ha raccolto 455 milioni di dollari (compresi quelli raccolti dai Super Pac a lei vicini). In 41 anni lei e il marito sono riusciti a farsi generosamente elargire, tra campagne elettorali e fondazione, la bellezza di 3 miliardi di dollari. Un’inchiesta del Washington Post ha ricostruito una lista di 336mila donatori, tra persone fisiche, aziende, sindacati e governi, con nomi celebri del calibro di George Soros e Steven Spielberg. Due terzi dei soldi raccolti (2 miliardi) sono andati alla Clinton Foundation, organizzazione umanitaria impegnata in tutto il mondo, […]

  

Usa, braccio di ferro sui profughi siriani

Dopo la rivolta di diversi Stati (più della metà) la Camera dei Rappresentanti Usa ha approvato un provvedimento che blocca il programma di accoglienza di 10mila rifugiati siriani. A votare a favore, sfidando la minaccia di veto di Obama, tutti i deputati repubblicani e 47 democratici. Per diventare legge serve ora il via libera del Senato. Ma, al di là di come andrà a finire, il passaggio bipartisan alla Camera, con il voto di un nutrito drappello democratico, segna una dura sconfitta per la Casa Bianca. Obama incassa il colpo e rilancia: “Zero è il numero dei rifugiati siriani ricollocati negli […]

  

Il blog di Orlando Sacchelli © 2024
jQuery(document).ready(function(){ Cufon.replace('h2', { fontFamily: 'Knema' }); }); */ ?>