28Gen 19
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Crisi risolta, almeno fino al 15 febbraio. Il presidente Donald Trump ha firmato un provvedimento che pone fine allo shutdown, ma non prevede soldi per la costruzione del Muro al confine con il Messico. I democratici hanno cantato vittoria. Trump ha replicato (ovviamente su Twitter): “Vorrei che le persone leggessero o ascoltassero le mie parole sul Muro. Io non ho in alcun modo ceduto”. Rivendica di averlo fatto per difendere “i milioni di persone colpiti in modo molto duro dallo shutdown”. Al tempo stesso preannuncia che se la situazione non si dovesse risolvere a febbraio adotterà tutte le misure necessarie, […]
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24Gen 19
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Tutto rinviato, se ne parlerà dopo la fine dello shutdown. Nel braccio di ferro con Nancy Pelosi, speaker della Camera, alla fine il presidente Donald Trump ha ceduto: terrà il suo secondo discorso sullo stato dell’Unione dopo che lo shutdown sarà finito. Avrebbe voluto parlare il 29 gennaio prossimo, come da programma, ma Pelosi ha detto no e Trump ha dovuto accettare la decisione: “È la sua prerogativa”, ha scritto il presidente su Twitter. “Non sto cercando un luogo alternativo per il discorso – ha aggiunto – perché non ce n’è un altro che possa competere con la storia, la […]
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04Gen 19
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Suo padre, Thomas D’Alessandro junior, era sindaco di Baltimora e rappresentante del Maryland al Congresso. Per questo Nancy Pelosi si può definire politicamente una “figlia d’arte”. Nata il 26 marzo 1940, origini italiane, si laureò a Washington, dove conobbe il futuro marito, Paul Pelosi. Dopo le nozze la famiglia si trasferì a San Francisco. Nancy iniziò ad occuparsi di politica dopo aver cresciuto i suoi cinque figli; si fece notare e apprezzare, collaborando con il membro del Congresso Philipp Burton, fino a diventare portavoce nazionale dei democratici californiani. Il suo ingresso alla Camera risale al 1987 per un’elezione suppletiva. Poi […]
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28Apr 17
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Governare un paese è davvero difficile. Molto più difficile che fare campagne elettorali. Perché se prima del voto si fanno promesse e si cerca di intercettare il consenso, sulla base di un programma più o meno credibile, una volta che si hanno responsabilità di governo tutto cambia: dalle chiacchiere si deve passare ai fatti. E al di là delle buone intenzioni e della sincera volontà di realizzare quanto promesso, ci si scontra con la realtà, che è fatta, molto spesso, di durissimi scontri, difficili mediazioni e variabili del tutto imprevedibili. Di questo si è reso perfettamente conto Donald Trump, dopo […]
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17Ott 13
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La crisi dello shutdown e lo scontro sul tetto debito “hanno provocato danni non necessari” all’America. Ora è tempo di cambiare pagina, democratici e repubblicani devono saper lavorare assieme per trovare punti d’intesa. È il messaggio che il presidente americano Barack Obama lancia all’indomani dell’accordo in extremis che ha riaperto il governo ed evitato il default. Il presidente ringrazia i parlamentari democratici e i “repubblicani responsabili” che hanno permesso l’accordo, ma sottolinea che “non ci sono vincitori”, perché le “ultime settimane hanno inflitto danni non necessari alla nostra economia” e le “minacce” di un nuovo shutdown e di un nuovo […]
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17Ott 13
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Alla fine il salvataggio è arrivato: il Congresso degli Stati Uniti ha varato un provvedimento d’emergenza che garantisce la riapertura dello Stato federale e innalza il limite di 16mila miliardi di dollari al debito pubblico dello Stato. L’accordo, raggiunto al Senato fra il leader della maggioranza democratica Harry Reid e quello della minoranza repubblicana, Mitch McConnell, ha posto fine a uno stallo che durava da settimane. Poche ore dopo, la maggioranza repubblicana alla Camera ha capitolato, garantendo l’approvazione del provvedimento e il suo invio al presidente per la ratifica. Il “Washington Post” sottolinea che gli Usa hanno ottenuto una mera […]
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15Ott 13
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La Casa Bianca riconosce che ci sono stati dei progressi sullo sblocco dello shutdown e l’innalzamento del tetto del debito, ma siamo ben lontani dall’accordo. A complicare le cose sono le nuovi condizioni poste dalla maggioranza repubblicana alla Camera, che per superare lo stallo fiscale di fatto ha chiesto il rinvio dell’entrata in vigore della riforma sanitaria (Obamacare). Condizione difficilmente accettabile da parte di Obama. Il presidente è pronto a trattare, ma solo dopo l’approvazione delle legge sul budget e l’innalzamento del tetto al debito. D’altro canto, come anticipa la Cnn, la nuova proposta dei repubblicani non ha nemmeno i voti […]
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14Ott 13
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Ultime ore di trattativa per scongiurare il default americano. Il capo dei democratici Harry Reid ha presentato una proposta al suo omologo, il presidente dei senatori repubblicani Mitch McDonnell, per cercare di risolvere i due problemi: lo shutdown e il tetto del debito. I democratici, d’accordo con Obama, vogliono far riaprire lo Stato federale sino al 31 dicembre e, al contempo, permettere lo sfondamento del tetto del debito fino a tutto il 2014. In cambio sono disposti a concedere ai repubblicani alcune modifiche sull’applicazione della Obamacare (il rinvio di alcune tasse e la richiesta che chi gode dalla riforma sanitaria […]
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11Ott 13
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Barack Obama ha respinto al mittente l’offerta dei repubblicani di sforare il tetto del debito pubblico per sei settimane. Ma nonostante le apparenze è una fumata grigia più che nera. Ci sono, infatti, alcuni spiragli che lasciano intravedere una soluzione positiva allo stallo che si è venuto a creare nelle ultime settimane. Il confronto alla Casa Bianca tra Obama e la delegazione del Gop (una ventina di deputati guidati dallo speaker John Boehner) è stato molto serrato ma, al tempo stesso, produttivo. Era quasi scontato che il presidente non avrebbe accettato, visto che la proposta di fatto non prevedeva il […]
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07Ott 13
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Obama si appella ancora una volta alla Camera affinché faccia cessare lo shutdown (la parziale chiusura delle attività federali), giunto al settimo giorno. Il presidente respinge al mittente le proteste della destra, ricordando che il partito democratico ha già concesso un compromesso, accettando livelli di spesa richiesti dai repubblicani più bassi di quelli che il suo partito avrebbe voluto. Obama mostra un certo ottimismo: “Ho il sospetto molto forte, che ci siano voti sufficienti, repubblicani e democratici, per approvare la legge di bilancio fiscale 2014”. Sembra giocare a poker il presidente, chiedendo allo speaker repubblicano della Camera, John Boehner, di […]
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