21Feb 24
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«È tutta propaganda!», «Lei è un propagandista!». Seguite da un invariabile «pagato da…», non è un caso che espressioni del genere volino a destra e a manca in sincrono con l’ossessiva polarizzazione del “dibattito pubblico” intorno ad alcune questioni, succedutesi, da un giorno all’altro, senza soluzione di continuità – e una ragione c’è, come vedremo. Usato come anatema per squalificare l’avversario, il termine ha finito col perdere i propri connotati, diventando una specie di passe-partout. Fa un po’ di chiarezza sulla questione uno studio dato alle stampe nel 1962 dal sociologo francese Jacques Ellul, pubblicato di recente in traduzione italiana […]
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06Set 23
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Come muore una civiltà? In quale momento cessa di produrre forme ed esce dalla Storia? Nel monumentale Il tramonto dell’Occidente, citato da molti ma letto da pochissimi, Oswald Spengler ha le idee piuttosto chiare. Ogni cultura si articola infatti in due fasi: la prima è la “civiltà”, cui segue la “civilizzazione”. Una è organica, orientata verso l’alto, gerarchica e differenziata; l’altra è inorganica, livellatrice, nemica delle differenze, egualitaria e meccanica. È nel passaggio tra le due fasi che la “personalità” di una civiltà incontra una battuta d’arresto. Nei decenni successivi, il testo di Spengler ha fatto scuola, dando vita a […]
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20Ago 23
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È impossibile quantificare con ragionevole approssimazione i “romanzi occulti” pubblicati ogni anno in Italia. Non ci riferiamo ai “classici”, spesso meritoriamente ristampati in edizioni critiche da piccoli editori che non hanno nulla da invidiare ai più grandi, ma alle cosiddette “novità”. Ve ne sono di diversi tipi: ambientati in tempi remoti o nella contemporaneità, fantastici o realistici, polizieschi o weird, magari dedicati a extraterrestri o fantasmi… Ma quali sono gli ingredienti che deve avere un libro del genere per funzionare? Anzitutto, a prescindere dal fatto che sia “occulto” o meno, dev’essere un buon romanzo, capace di evitare i cliché letterari […]
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18Nov 21
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Il 17 marzo 1940 si tengono i funerali del filosofo Nae Ionescu, mentore della “giovane generazione” scomparso cinquantenne tre giorni prima. Reggono la bara del docente colleghi e amici, tra cui due illustri Mircea: Eliade e Vulcănescu. Quello stesso giorno Costantin Noica scrive a Emil Cioran qualcosa di definitivo: la morte del Maestro segna la fine di una fase storica, di un’avventura dello spirito, di una stagione della vita. Nulla sarà più come prima. «L’ho sentito bestemmiare, ed era grande. L’ho visto volgare, forse volutamente volgare, l’ho udito ripetere ingiurie, offendere, ed era grande. È l’unico uomo che mi ha […]
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21Mag 21
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Esattamente tre decenni fa, il 21 maggio 1991, la quiete della Divinity School dell’Università di Chicago veniva turbata da un colpo di pistola. Il poco più che quarantenne Ioan Petru Culianu, geniale allievo ed erede letterario di Mircea Eliade, veniva ucciso da una mano tutt’ora ignota. Un omicidio politico, come documentato da Ted Anton nel libro-inchiesta Eros, magia e l’omicidio del professor Culianu (Settimo Sigillo, 2007), che toglieva la vita a un geniale studioso capace di cimentarsi con mondi diversi, dal giornalismo alla narrativa, esplorando la letteratura dell’Immaginario e Jorge Luis Borges, la metafisica di Twin Peaks e Giordano Bruno, […]
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23Feb 21
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«Boris Pasternàk ha creato un geniale affresco della Russia eterna, interpretando i sentimenti e le aspirazioni della sua magnifica gente»: così si conclude Pubblicate Zivago! di Sergio d’Angelo, edito da Bietti lo scorso dicembre in occasione dei sessant’anni dalla morte del grande scrittore russo. Diario di viaggio nella Russia comunista degli anni Cinquanta e Sessanta, spaccato della vita editoriale e culturale del tempo, il volume di d’Angelo è soprattutto la cronaca delle trame e sottotrame politiche che portarono il celebre Dottor Zivago in libreria, nel novembre del 1957, donando al pubblico un capolavoro senza età e, al tempo stesso, immortalando […]
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14Ott 20
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È appena uscita per Mediterranee la nuova edizione, critica e aggiornata, comprensiva di note, bibliografie e approfondimenti, de La Torre, la mitica rivista diretta da Julius Evola nel 1930. Oltre a essere un documento storico come pochi altri, è la testimonianza di un approccio, “metapolitico” e “spirituale”, che provò a orientare la politica del tempo in un senso differente da quello che poi prese, negli anni successivi. In occasione di questa nuova edizione riportiamo, per gentile concessione dell’Editore, una nota firmata da Evola sul quarto numero della rivista, il 16 marzo 1930, all’interno della rubrica da lui diretta L’Arco e […]
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14Ago 20
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Nomen omen recita un antico adagio, che vede nel nome il presagio, l’annuncio numinoso di quanto sarà. Sylvain Tesson meditò a lungo sulla locuzione latina tra il febbraio e il luglio del 2010, nella solitudine di una capanna sulle sponde del lago Bajkal (in mongolo Dalai-Nor, “Mare sacro”) nella Siberia meridionale, fra l’oblast’ di Irkutsk e la repubblica di Buriazia. Per affrontare quel lungo ritiro – il primo paese nelle vicinanze era a centoventi chilometri – si portò dietro una gran quantità di libri, sigari e vodka. Per sei mesi le sue uniche occupazioni furono tagliare la legna, pescare per […]
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Nelle foreste siberiane,
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14Lug 20
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Il 6 e il 9 agosto 1945 gli americani radono al suolo Hiroshima e Nagasaki. Sei giorni dopo, il 15, a mezzogiorno in punto l’imperatore Hirohito parla alla radio, e per la prima volta milioni di cittadini sentono la voce di chi era ancora considerato un’emanazione divina, discendente della Dea del Sole Amaterasu-Ōmikami. Utilizzando un raffinato linguaggio di corte che in molti forse nemmeno capiscono, Hirohito parla di «condizioni non necessariamente favorevoli», un eufemismo che cela l’ultimatum di Roosevelt e Churchill, un aut aut tra la resa immediata e la distruzione totale. Distruzione di cui gli attacchi incendiari a Tokyo […]
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Associazione degli Scudi,
Hagakure,
Marguerite Yourcenar,
Mitsuharu Hirose,
Samurai,
Sole e Acciaio,
Yukio Mishima
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17Giu 20
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Il 22 aprile 1986, a Chicago, si spegneva Mircea Eliade. Aveva perso conoscenza due giorni prima, abbandonato sulla sua poltrona da lettura: tra le mani teneva un libro fresco di stampa, contenente un suo ritratto, tanto acuminato quanto maledettamente geniale. Il libro era Esercizi d’ammirazione, l’autore Emil Cioran, incontrato la prima volta tanti anni e altrettante vite prima, nel 1932 dall’altra parte dell’oceano, presentatogli dall’“ontologo” Constantin Noica. Reduce da una conferenza su Tagore, Eliade era l’enfant prodige della “giovane generazione” riunitasi soprattutto attorno al “Socrate romeno” Nae Ionescu, leader spirituale di un gruppo comprendente intellettuali nati all’aurora del XX secolo, […]
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