È stato un po’ un fulmine a ciel sereno per i mercati. Moody’s ha tagliato la valutazione della Francia togliendole la «tripla A» (il rating massimo equivalente a un 10 in pagella) e abbassando il giudizio di un gradino a «Aa1». Le prospettive (l’outlook restano negative).

Le motivazioni sono, come al solto, sintetiche:

  1. L’economia francese ha perso competitività e nel medio periodo le prospettive di crescita risultano meno brillanti che in passato.
  2. È venuta meno la certezza di un flusso costante di entrate fiscali perché la crisi ridurrà anche il gettito derivante dalle tasse
  3. L’esposizione ai Paesi periferici dell’area euro (come Italia e Spagna) alle prese con la crisi del debito è sproporzionata e incoerente con il mantenimento del rating massimo.

Parole che i lettori più attenti di Wall & Street hanno già sentito: il calabrone francese era troppo pesante per volare alto. Ci ha pensato Moody’s a portarlo giù. Con un pugno.

Wall & Street

Tag: , , , , , , , ,