Ora serve un lavoro più «libero»
Gi Group chiede al prossimo governo di puntare su apprendistato, outplacement e centralità del contratto a tempo indeterminato per rendere efficiente il mercato del lavoro italiano. L’obiettivo, sottolinea la prima multinazionale italiana del lavoro, è ottenere un nuovo modello di flexicurity, cioè una buona mediazione tra la flessibilità (che occorre alle aziende per essere competitive) e la sicurezza (necessaria ai dipendenti per pianificare le proprie esigenze familiari). Se si troverà la giusta formula, ci sarà un volano per far ripartire il Paese dopo un 2012 difficilissimo: la disoccupazione ha ormai superato il muro dell’11%, portandosi al livello più alto dal 2004 ed è senza lavoro più di un giovane su tre (36,5%) tra i 15 e i 24 anni. «Il lavoro in Italia è questione seria e urgente e finalmente la campagna elettorale se ne sta occupando; in quanto operatori del settore, non vogliamo, però, strumentalizzazioni, da qualsiasi parte provengano», commenta Stefano Colli-Lanzi, amministratore delegato di Gi Group , sottolineando la necessità di «lavorare sui contenuti al di là di ogni ideologia, andando a individuare risposte chiare e comprensibili a temi complessi».
In sostanza, la prima cosa da fare e cambiare la insufficiente riforma Fornero.
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