La banca è donna. Anche in Italia
Nel nostro blog abbiamo sempre cercato di evitare la retorica, soprattutto per ciò che riguarda alcuni argomenti sui quali l’opinione pubblica è sensibile e che scatenano profluvi verbali di moralisti, benpensanti e maitre à penser da un tot al chilo. Uno di questi è sicuramente le famigerate «quote rosa», ovverosia la discriminazione positiva di genere che da un anno a questa parte, ad esempio, obbliga le società quotate ad avere il 20% di posti in consiglio riservati alle donne. È nostra opinione che vada premiato il merito e null’altro, affermazione sicuramente antitetica a una tale normativa che svilisce i talenti femminili.
Fortunatamente esistono delle eccezioni. È il caso di Alessandra Perrazzelli che dalla prossima settimana sarà il nuovo Country manager di Barclays in Italia. A 52 anni Perrazzelli si occuperà di coordinare sia il business retail (200 agenzie + 180 negozi finanziari) che quello dell’investment banking. E forse non è un caso che sia stato un istituto estero a puntare su una manager «in rosa», mentre le nostre banche tendono a preferire amministratori con esperienza ultradecennale.
Certo, anche in un settore tradizionalista come quello del credito stiamo assistendo a piccoli cambiamenti come dimostra il nuovo presidente della Fondazione Mps, Antonella Mansi che si appresta a prendere posto anche negli organi direttivi dell’Acri, ma molta strada è ancora da compiere. Basti pensare che Perrazzelli ha lavorato per i due big di casa nostra (Intesa e UniCredit) occupandosi, da avvocato, soprattutto di legal compliance. Ma c’è di più: si tratta di una donna che, dopo essersi laureata a pieni voti ed essere entrata da praticante nel prestigioso studio genovese De Andrè, a 27 anni è andata a New York ed è diventata partner di una grande law firm acquisendo ulteriore esperienza nel campo delle fusioni e delle acquisizioni che poi rappresentano l’«ABC» del banchiere modello. Senza per questo rinunciare alla famiglia: Perrazzelli ha due figli. E all’impegno per la promozione delle donne: Perrazzelli ha guidato Valore D, associazione per la promozione del management femminile che abbiamo già incontrato nelle scorse settimane. E in Intesa Sanpaolo ha sviluppato iniziative volte a incoraggiare le donne meritevoli.
Ora per Perrazzelli è arrivato il momento della sfida più importante della carriera: rilanciare un grande gruppo internazionale che in Italia ha incontrato problemi di redditività sia nel retail che nel corporate. La sua nomina, però, è un valido esempio per tutti i giovani: studiare (tanto), fare esperienza all’estero e contare sul merito. Ops, ve l’avevamo già detto!
Wall & Street