12Feb 14
Il Jobs Act funziona solo così
Quasi ogni partito ha più o meno recentemente presentato un piano per facilitare la creazione di nuovi posti di lavoro. Orientarsi non è semplice. Per questo motivo Wall & Street hanno chiesto un parere ad Alessandra Servidori, consigliera nazionale di parità ed esperta di tematiche del lavoro.
«Abbiamo iniziato la nostra analisi dalla proposta di Renzi, valutando attentamente i progetti di Alfano/Sacconi e di Ichino e considerando anche le proposte di Salvini e di Servidori. Abbiamo sempre cercato di parlare in italiano, senza ricorrere a termini anglosassoni, comprensibili solo agli addetti ai lavori. Ci siamo fatti guidare dal buonsenso per trovare una soluzione condivisa e ragionevole cercando di portare a sintesi tutte le proposte sul campo».
Queste sono le priorità ineludibili:
- Codice del lavoro semplificato e comprensibile valido sia per il lavoro pubblico che privato uniformando così la norma e superando la figura del dirigente che nella Pubblica Amministrazione è assunto a tempo indeterminato.
- Semplificazione delle varie forme contrattuali , valorizzando le tipologie esistenti della Legge Biagi e come tipologia prevalente il contratto di apprendistato e inserimento verso un contratto a tutele crescenti
- Inserire il contratto di ricollocazione come strumento per l’erogazione degli ammortizzatori sociali e dunque le politiche passive del lavoro con le politiche attive e obbligo del lavoratore ad accettare il lavoro e il programma di reintroduzione formativa.
- Riconferma delle norme in caso di licenziamento discriminatorio indebito.
- Riduzione Irap e contribuzione previdenziale o agevolazioni contributive per i contratti di lavoro dei lavoratori e lavoratrici under 30 e over 50.
- Agenzia unica federale che coordini e indirizzi i centri per l’impiego e la intermediazione privata,la formazione e l’erogazione degli ammortizzatori sociali per gestire al meglio le politiche attive e monitorare le politiche passive.
- Nuovo sistema di tassazione agevolata sui prestiti alle imprese finalizzati allo sviluppo del sistema economico e sostegno alle famiglie anche attraverso fondi di garanzia ; utilizzare chiaramente i fondi della Banca europea per investimenti per le piccole medie imprese, l’innovazione e l’accesso al credito per donne e giovani per sostenere start up in ambiti come il turismo, la cultura, i servizi alla persona ed educativi.
- Maggiore tassazione su titoli di Stato e prodotti finanziari derivati.
- Istituire un Fondo Bilaterale di solidarietà contrattuale e sussidiarietà tramite la contrattazione collettiva finalizzato al sostegno al reddito del lavoratore e lavoratrice che si assenta per congedi parentali . Utilizzare per la conciliazione tempo di vita e di lavoro una parte delle risorse previste dal finanziamento della detassazione degli accordi sulla produttività.
- Certezza della copertura finanziaria, comunque legando questa proposta riformatrice ai risparmi effettivi che si realizzano nella razionalizzazione della spesa sia nella Pubblica Amministrazione che dalla cessione in atto di quote di imprese pubbliche.
Servidori ne è sicura: «Si può fare».
Wall & Street
Tag: crisi, disoccupazione, Ichino, job act, Jobs Act, lavoro, legge Biagi, Matteo Renzi, Sacconi, tasse