Un lavoro per l’estate. Ecco la top ten
Per fare gli addetti al salvataggio in spiaggia non serve certo il fisico di Pamela Anderson in «Baywatch». Anche se può aiutare. Si tratta di una delle mansioni più richieste dell’estate 2014. E allora, cari ragazzi, mettetevi all’opera e non seguite le orme dei vostri coetanei di Lignano Sabbiadoro e guardate la classifica delle professioni “più gettonate” fino a settembre:
- camerieri di sala/addetti ai piani/addetti ricevimento/baby sitter da impiegare nel settore alberghiero;
- addetti alla manutenzione e alla pulizia delle spiagge/addetti al parcheggio/bagnini;
- infermieri/OSS/tecnici di laboratorio e fisioterapisti da inserire negli ospedali delle grandi città per la sostituzione del personale in ferie e nelle strutture sanitarie situate in località turistiche in vista del potenziale aumento di affluenza di pazienti;
- addetti al salvataggio/operatori ecologici/ausiliari del traffico per i Comuni e le aziende municipalizzate situate in località turistiche;
- addetti vendita area lusso per le località turistiche;
- addetti vendita/allestimento/cassa per settore GDO;
- operai per il settore della trasformazione alimentare;
- operai di produzione metalmeccanica, carta, gomma plastica;
- magazzinieri con patentino per la guida del muletto e carroponte;
- periti meccanici ed elettronici, ingegneri meccanici e informatici, commerciali di sviluppo sia Italia che estero.
«Le competenze più ricercate sono la conoscenza delle lingue, soprattutto inglese, ma anche cinese e russo per quanto riguarda gli addetti alla vendita del settore lusso, oltre alla capacità di rapportarsi con la clientela», ricorda Cinzia Guidotti, Service&Delivery Senior Manager Italy di Gi Group. Seguono: alta preparazione nelle discipline caratteristiche del titolo di studio conseguito e conoscenze informatiche nel caso di periti e ingegneri, flessibilità d’orario e doti di adattamento, problem solving, responsabilità, autonomia. Immancabili, etica del lavoro e senso del dovere.
Le novità rispetto agli anni passati riguardano, soprattutto, una maggiore attenzione da parte delle aziende per profili di tipo commerciale, mentre si rileva un leggero incremento delle richieste di figure in età da apprendistato, fatta eccezione per alcune professionalità che richiedono un’elevata esperienza.
«Più in generale – conclude Guidotti – riscontriamo un aumento delle competenze ricercate e della richiesta di flessibilità oraria. Inoltre, l’esperienza nel settore di inserimento diventa requisito essenziale, così come il titolo di scuola media superiore, anche per mansioni non specializzate».
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