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Si avvicina il tutto esaurito per l’«Open Gate 2017», l’iniziativa di Sogin che il 6 e il 7 maggio aprirà gratuitamente le porte dei siti nucleari italiani (purtroppo in fase di decommissioning) ai visitatori. Sul sito della società che gestisce lo smantellamento degli impianti chiusi in seguito al referendum autolesionistico del 1987, fino al 20 aprile è possibile iscriversi per visitare la «zona non controllata» (quella ad accesso libero per tutti) della centrale Garigliano di Sessa Aurunca, in provincia di Caserta. Negli altri impianti (Trino, Caorso, Latina e l’impianto Eurex di Saluggia) i posti a disposizione sono terminati. Le iscrizioni, infatti, hanno già raggiunto le 3mila unità.

open-gate-2015-1All’interno della centrale campana con la caratteristica «sfera» che racchiude il reattore, il percorso «zona non controllata» permette di visitare la sala controllo, l’area box counter, funzionale alla caratterizzazione dei rifiuti radioattivi, e l’area esterna al cantiere per la bonifica delle trincee dove erano stati interrati i rifiuti radioattivi durante l’esercizio della centrale. Insomma, si potrà rivivere la storia di un Paese che un tempo era il terzo produttore mondiale di energia da fonte nucleare e che ha rinunciato (quai) per sempre alla possibilità di approvvigionarsi a costi più contenuti rispetto a quelli delle fonti fossili in nome di un ecologismo sordo e talebano. Le visite, della durata di circa due ore, saranno guidate dai tecnici Sogin che racconteranno la storia di questi siti industriali, unici nel loro genere, e il lavoro che svolgono ogni giorno con l’obiettivo di chiudere il ciclo nucleare italiano, garantendo la sicurezza della popolazione e dell’ambiente.

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