Il festival romano dell’economia
Anche la Capitale avrà il proprio Festival dell’Economia. La prima edizione di «Economia COME. L’impresa di crescere», prodotto dalla Fondazione Musica per Roma insieme alla Camera di Commercio di Roma, con la promozione di Invitalia e la consulenza editoriale di Laterza Agorà, si svolgerà dal 17 al 19 novembre all’Auditorium di Roma. Si tratta della prima manifestazione su temi economici organizzata nella Capitale e dedicata al grande pubblico. L’iniziativa, concepita sull’onda del successo delle attività di divulgazione culturale della Fondazione Musica per Roma, prime fra tutte le Lezioni di Storia, è stata pensata per studenti, insegnanti, amministratori pubblici e in generale per chiunque voglia approfondire le tematiche legate alla globalizzazione, all’innovazione e ai nuovi modelli di business e organizzazione del lavoro.
«Ci sembra più opportuno che sia Roma a far partire un nuovo dibattito, più moderno, sull’impresa di crescere», ha spiegato il presidente della Fondazione Musica per Roma, Aurelio Regina, sottolineando la necessità di «crescere in un contesto socialmente, culturalmente e anche economicamente diverso, che dia più prospettive. Roma – ha concluso Regina – è la città dove c’è il maggior numero di imprese nuove. Vogliamo un’economia alla portata di tutti, che esca dalle stanze ovattate».
«Si tratta di una importante novità: a Roma, per tre giorni, si discuterà di imprese e di crescita», ha affermato il presidente della Camera di Commercio della capitale, Lorenzo Tagliavanti. «Alcuni potranno chiedersi perché a Roma – ha poi osservato – non considerandola la città più adatta per un evento del genere. E invece è proprio la più adatta, perché è quella che ha il maggior numero di imprese in Italia, ovvero ben 580mila. Ma questo non è l’unico elemento: l’altro è che Roma è la città più dinamica. Infatti, nel periodo delle crisi sono state 65mila le imprese in più, mentre il Paese intero ne ha perse 50mila. Vuol dire che i romani si stanno mettendo in proprio, stanno scoprendo l’imprenditorialità».
Per l’amministratore delegato di Invitalia, Domenico Arcuri, «sarà un appuntamento molto importante, che abbiamo felicemente pensato, progettato e che speriamo di realizzare con successo. È un tentativo di avere l’economia non solo come un argomento nel mondo dell’informazione, ma anche come oggetto di approfondimento e di comprensione».
Il programma del festival, consultabile sul sito dell’Auditorium, prevede 26 appuntamenti, organizzati in diversi format per offrire alla platea una chiara lettura degli scenari economici futuri. Ai Dialoghi, dibattiti politici su temi controversi d’attualità, si alterneranno le Frontiere, tavole rotonde dedicate allo sviluppo dei territori, alla cultura come risorsa e allo stato di salute della nostra economia. Attraverso le Visioni, invece, vari studiosi, non solo provenienti dal settore dell’economia, offriranno delle lectio su questioni cruciali per il mondo dell’impresa. Ci sarà spazio anche per un confronto con rappresentanti del campo dell’innovazione e un approfondimento sulla vita politica e pubblica del Paese con Le grandi interviste. che vedranno protagonisti il Ceo di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, e il titolare dello Sviluppo economico, Carlo Calenda. Infine, personaggi dell’impresa e delle istituzioni racconteranno la loro idea di Italia e la propria esperienza sul campo attraverso Le Storie.
Tra i relatori del Festival alcuni dei più grandi studiosi di discipline economiche e non: da Mariana Mazzucato, economista dell’innovazione e docente all’University College di Londra, che spingerà il pubblico a una riflessione sulla necessità di ripensare il capitalismo, al filosofo morale statunitense Michael Sandel che aprirà il dibattito sul giusto ruolo dei mercati in una società democratica. Con gli economisti Lorenzo Bini Smaghi e Daniel Gros, invece, si discuterà dei nuovi scenari di potere nell’Unione europea. Sempre a proposito di Europa, Marco Buti, direttore generale per gli affari economici e finanziari della Commissione europea, si confronterà con l’economista Francesco Giavazzi per discutere dei cambiamenti necessari.
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