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Torna a splendere un po’ di sereno sui mercati finanziari dopo la burrasca dei giorni scorsi generata dalla crisi turca, anche grazie al rimbalzo della lira che ha recuperato dopo aver superato la soglia psicologica di 7 contro il dollaro, rimbalzando verso l’area di 6.56. Probabilmente, spiega Giorgio Benetti di Cmc Markets, si tratta solo di un rimbalzo di breve periodo, mentre da Ankara arriva la notizia di una conference call che è stata organizzata giovedì mattina tra il ministro delle finanze turco Berat Albayrak con alcuni investitori esteri, al fine di bloccare l’emorragia di deflussi di capitali che sta attanagliando la Turchia nelle ultime settimane.

A beneficiare del recupero della valuta turca sono in generale quasi tutte le valute emergenti (con la sola eccezione della rupia indiana), ma anche l’euro ha colto un rimbalzo contro il dollaro americano, dopo aver toccato il livello minimo da oltre un anno. Sul fronte macro da evidenziare il dato sul Pil tedesco che su base annua mostra una crescita del 2.3%, leggermente al di sotto delle attese, mentre su base trimestrale si registra un balzo dello 0.5%, battendo le previsioni che erano fissate allo 0.4%. L’indice dei prezzi al consumo francese ha invece mostratro una crescita su base annua del 2.6%, in rialzo rispetto al 2.3% fatto segnare a luglio.

Indice italiano in recupero dopo i cali dei giorni scorsi che avevano riportato il future dell’indice Ftse Mib con scadenza settembre al di sotto dei 21000 punti. Sul fronte societario da evidenziare l’ottima apertura di Saipem, anche grazie all’upgrade di Barclays che ha portato il titolo da underwight a overweight, premiando la strategia di rafforzamento del settore offshore. Alla luce anche dell’andamento positivo del mercato favorito dal rialzo del prezzo del petrolio è stato rivisto al rialzo il target price da 3.8 € a 5.20 €, come sono state migliorate anche le stime relative all’Ebitda.
Diverso destino per Mediaset, che ha risentito negativamente del nuovo report di Morgan Stanley sulla controllata Mediaset Espana, per la quale ha tagliato del 7% le stime sull’utile per azione, con un nuovo target price di 5.30 €, contro il precedente di 6.3.
Recupero anche per Unicredit, che nei giorni scorsi era stata penalizzata per la sua esposizione al mercato turco, per via della sua partecipazione nella Yapi Kredi Bank, la quarta banca turca di cui Unicredit detiene il 40% del capitale, che è iscritta a bilancio per un valore di 2.5 miliardi di euro, anche se la partecipata turca pesa per il 2% sui ricavi generali. Il titolo questa mattina quota intorno all’area di 13.54 €, dopo aver toccato un minimo prossimo ai 13 €, ben lontana dai massimi di 18 € toccati la scorsa primavera.

Wall & Street

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