Davanti a 50 mila fedeli riuniti in piazza San Pietro, papa Francesco ha chiesto di pregare per Noemi, la bimba di 16 mesi malata di Sma che è in attesa di ricevere le infusioni Stamina. “Noemi è una di noi. Mi permetto di chiedervi un atto di carità. In silenzio chiediamo al Signore che l’aiuti in questo momento e le dia la salute”.

Lo ha fatto stamattina, dopo la catechesi dell’udienza generale. Poco prima l’aveva accolta nella sua residenza, casa Santa Marta, assieme ai suoi genitori. L’aveva presa in braccio, sorridendo, e con quell’accento simpatico che richiama su di sé l’attenzione, le aveva detto:

“Fai la brava, perchè tu andrai avanti”.  E glielo ha ripetuto, accarezzandola teneramente e baciandola.

È commosso il giovane papà Andrea Sciarretta, 26 anni, mentre lo racconta: “Il Pontefice ha sentito il mio dolore, ne è rimasto toccato, questa sua preghiera mi scalda il cuore, mi darà la forza di andare avanti”.

Oggi la famiglia Sciarretta resterà ospite in Vaticano, “dormiremo qui, pranzeremo e ceneremo con lui, con Lui che rappresenta Gesù Cristo”.

“Abbiamo parlato di noi – continua il giovane papà che ha anche un altro figlio di 5 anni, Mattia –  Gli abbiamo spiegato che per la scienza la nostra piccola non ha alcuna speranza, che la speranza per noi è metodo Stamina perché abbiamo visto i risultati di queste infusioni sugli altri bambini malati come lei. Abbiamo chiesto al Pontefice di permettere che le infusioni vengano fatte in Vaticano, visto che in Italia non sono autorizzate. Davide Vannoni, presidente Stamina Foundation, si è reso disponibile a eseguire le infusioni su Noemi anche domani”.

Il 15 ottobre scorso Papa Francesco aveva telefonato a casa Sciarretta per informarsi delle condizioni della piccola e aveva inviato loro un rosario. Sabato scorso l’elemosiniere del Santo Padre, Konrad Krajewski, era stato in visita a casa di Noemi per raccogliere la richiesta dei familiari di andare in udienza in Vaticano .

“ È riuscito a organizzare tutto, ci è venuto a prendere, ci ha fatto incontrare il Papa – racconta Andrea Sciarretta – quando c’è la volontà si riescono a spostare le montagne. Il dono più grande è stata la promessa di Papa Francesco, ci aveva detto che non ci avrebbe abbandonato. E ce lo ha confermato. Le prove dell’amore sono i fatti (anche una terapia andrebbe misurata sui fatti).

Sono stupito e meravigliato del fatto che i politici – oltre al ministro della Salute, al presidente del Consiglio, al Capo dello Stato – che si impegnano a far funzionare il Paese, non provino compassione”.

Sciarretta ha spiegato che Noemi “ha perso la deglutizione; è alimentata con un sondino; sta facendo la ’Niv’ notturna – ovvero la respirazione non invasiva – che i movimenti cominciano a fermarsi.  Il tempo stringe per noi e per gli altri malati – ha aggiunto – Chiediamo che le liste di attesa di Brescia vengano subito sbloccate e che tutte le persone che vogliono assumersi la responsabilità di provare la speranza concreta che è Stamina vi accedano senza che nessuno decida al posto loro”.

L’elemosiniere Konrad Krajewski e il medico personale del Papa sono anche andati nella piazza di Montecitorio a trovare i malati che protestano giorno e notte da più di cento giorni.

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