Il gomito del «selfista»
Siete anche voi pazzi per i selfie? Non potete fare a meno di scattarvi foto per immortalare i momenti più importanti della vostra giornata? Quelli accompagnati da didascalie del tipo “con la Mimma, davanti al Super”, perché altrimenti i vostri “follower”, neanche fosse una setta, non potrebbero andare a letto senza scoprire in quale negozio fate la spesa o senza aver visto voi che vi fotografate mentre con le bacchette mangiate sushi, al pari della Kardashian di turno? Ebbene, attenzione a non alzare troppo il gomito e non mi riferisco solo al bere. Lo ha scoperto, a sue spese, Hoda Kotb, conduttrice di NBC Today, una che viaggia ad una media non indifferente di autoscatti (questo sono i selfie, prima che la nostra fame di inglesismi e americanismi cannibalizzasse il termine italiano). Sentendo male al gomito si è sentita rispondere dal dottore che, quando vi fate una foto, il braccio verso l’alto assume una posizione strana, costringendovi a piegare il polso scorrettamente. Passi per una volta al giorno, ma se il vostro telefonino produce selfie a ripetizione, ecco spiegato il dolore, causato sostanzialmente da continui microtraumi ai muscoli di avambraccio e polso. Costringendovi a dover mettere del ghiaccio sul gomito e a fare appositi esercizi per guarire. Al MailOnline che per primo ha raccontato questa storia, Fiona Moir, direttrice della clinica goPhysio, ha spiegato: “Nel corso degli anni, abbiamo visto un aumento incredibile di dolori legati all’uso della tecnologia, dalla sindrome del ‘Text Neck’, ‘pollice da smartphone’ e, adesso, il ‘gomito da selfie. Eh, ma vuoi mettere la bellezza poetica dell’autoscatto di voi che sorridete con sullo sfondo l’autogrill, in mano un Fattoria e la fondamentale dida “Partiti per le vacanze”? E se Genovese ci facesse su un altro film in stile Perfetti Sconosciuti?