Si viaggia ancora con la fantasia di Final Fantasy VII
Ci sono voluti ben 23 anni perchè Square Enix riuscisse a presentare il remake di un titolo che ha fatto la storia del JRPG, Final Fantasy VII. Così il creatore, Tetsuya Nomura, si è messo al lavoro, sfornando un prodotto di alta qualità che è stato subito accolto trionfalmente dagli utenti, con ben 3,5 milioni di copie vendute. Il gioco, da RPG puro, si trasforma, per ampi tratti, in gioco d’avventura in terza persona. La narrazione originale è stata mantenuta, con l’aggiunta di avventure secondarie che arricchiscono e non appesantiscono. I “cattivi” di Avalanche sono quindi più sfumati, approfondendo i chiaroscuri dei singoli personaggi per avere maggiore commistione di bene e male. La città di Midgar, dove si svolge tutto il gioco, non è un open world come nell’originale. Un insieme di scenari consecutivi con qualche spunto supplementare, senza mai stravolgere il senso della narrazione primigenio. Sontuoso comparto tecnico. Taglio cinematografico delle scene, con frequenti flashback e rimandi al passato. 3D impeccabile, animazione curata e migliorata, con una colonna sonora magistrale a sottolineare le sequenze di gioco. Ottimo il doppiaggio in inglese: i sottotitoli in italiano penalizzano un poco. Nel complesso il gameplay porta i combattimenti ad un livello superiore, con azioni, incantesimi e magie spettacolari. I menu di gestione sono ben studiati, di immediata comprensione e praticità. Tempi di combattimento precisi e armi personalizzabili con grande piacere ludico. In generale l’Intelligenza Artificiale non è brillante, ma ciò aiuta a progredire velocemente. In realtà questo titolo regala più di 50 ore di splendido divertimento: tanto è servito per completare il gioco con le varie missioni secondarie. Con la possibilità di rigiocare i vari capitoli ad un livello di difficoltà aggiuntivo. In complesso un remake ben riuscito, che non mancherà di soddisfare i fan della saga.