Rainbow Six Extraction ha tanti pregi, ma un po’ ripetitivo
Ha debuttato, su tutte le piattaforme, Rainbow Six Extraction, multiplayer cooperativo ambientato nell’universo del noto sparatutto Rainbow Six, in cui i giocatori non si faranno guerra tra di loro, ma uniranno le forze per fronteggiare una minaccia ben più grande: gli Archei.
Arrivati da un luogo ignoto dell’Universo, questi mostri sono piombati sulla Terra senza un evidente motivo, assaltando città e strutture per costruire i propri nidi, riprodursi senza sosta e conquistare la Terra. Il compito di studiare e fermare gli invasori sarà della REACT, che vedrà come operatori sul campo proprio gli esperti soldati della squadra Rainbow, noti ai più grazie al titolo multiplayer di marca Ubisoft: Tom Clancy Rainbow Six, che metteranno a disposizione del pianeta le loro abilità per fronteggiare gli Archei.
La trama, però, è solo un elemento secondario del gioco e funge principalmente da cornice per il ben più importante gameplay, concettualmente semplice, ma molto divertente e appagante. Il nostro compito sarà quello di scendere in campo da soli o, preferibilmente, in una squadra di tre soldati, nei panni di uno degli operatori speciali della squadra Rainbow. Tutti dotati di una propria skill caratteristica che tornerà più o meno utile in base alle situazioni in cui ci troveremo nella lotta ai mostri, per completare gli obbiettivi assegnatici dal quartier generale.
Ogni mappa è divisa in tre zone, ciascuna delle quali con un obbiettivo da completare, come il catturare un mostro élite, distruggere alveari aberranti o recuperare dei campioni dagli Archei; accessibile solo dopo aver completato la quest dell’area precedente. Attenzione però, perché gli alieni sono agguerriti e ci daranno molto filo da torcere. Inoltre, quando esauriremo la salute del nostro operatore di turno, non potremo utilizzarlo nelle partite successive finché non completeremo una missione di recupero. Per questo motivo, risulta saggio, talvolta, porre fine anticipatamente alla partita pur non avendo completato tutti gli obbiettivi, in modo da evitare di perdere inutilmente i nostri soldati e guadagnare esperienza bonus per essere tornati interi a casa.
Il gameplay, nonostante gli obbiettivi proposti in ogni partita siano ripetitivi, è dinamico e divertente, specialmente se affrontato con amici. Con il crescere del livello di difficoltà, poi, diventano molto importanti sia la componente tattica, dando un’effettiva importanza e giustificazione alle abilità speciali dei soldati, sia quella stealth, talvolta addirittura necessaria per evitare di venire sopraffatti da grandi orde di temibili nemici provenienti da ogni angolo della mappa.
I contenuti del gioco, come operatori, mappe e equipaggiamenti tattici potranno essere sbloccati progressivamente acquisendo punti esperienza, completando missioni e incarichi secondari. Per quanto concerne gli specialisti della squadra Rainbow, vi è anche qui un sistema di avanzamento di livelli per ciascun operatore, che permette di sbloccare armi e migliorarne le abilità. Anche se, dinamica molto importante e ben pensata, fallendo le missioni di recupero dei soldati persi nelle partite precedenti, subiremo un’importante perdita di punti, abbassando il livello del nostro specialista e rallentando il suo sviluppo.
Nel complesso, Rainbow Six Extraction è un ottimo titolo, divertente, intelligente e capace di offrire il giusto livello di sfida per tutti i tipi di giocatore. L’unico neo, cioè quello della ripetitività del gameplay, viene compensato dalla possibilità di affrontare gli stessi livelli con specialisti, tattiche e equipaggiamenti diversi. Pertanto, resta un titolo fortemente consigliato a tutti, soprattutto ai possessori del Game Pass di Xbox, dato che, per gli utenti abbonati al servizio, il gioco è completamente gratuito.