Se lo sperma è sinonimo di comicità

Esce oggi, nei cinema italiani, il nuovo film di Sacha Baron Cohen, il comico britannico diventato famoso, dieci anni fa, con Borat. Da allora, è stato tutto un crescendo nel cercare di mantenere fede alla sua fama di artista “scorretto”, dalla comicità irriverente, surreale, volgare. Però, con Grismby penso si sia toccato un livello dal quale potrebbe essere difficile tornare indietro, una sorta di liberi tutti del trash e della volgarità. Se passa questo concetto di comicità, allora non oso pensare cosa accadrà in futuro. Per carità, non voglio limitare la libertà espressiva di un artista. Cohen ha un suo […]

  

La piaga dei film piratati

L’11 aprile ritorna Cinemadays, l’iniziativa che consente, per 4 giorni, ovvero fino al 14 aprile, di andare al cinema pagando solo 3 euro di ingresso (5 per i film 3D) nelle sale (tante) che aderiscono. Lo scorso ottobre, ad esempio, questa proposta aveva richiamato in sala ben 1.800.000 spettatori, facendo riscoprire, a tanti, il gusto di vedersi un film in platea. In pratica, si lustra l’argenteria e la si mostra ai probabili acquirenti invogliandoli all’acquisto. Se la gente va poco al cinema (anche se i dati dimostrano il contrario) non è dovuto solo al prezzo del biglietto di ingresso (per […]

  

Che vergogna le recensioni inventate

Il giovedì è il giorno delle recensioni, quelle che i quotidiani raccolgono in una pagina apposita per fornire al lettore un servizio in contemporanea ai debutti settimanali delle nuove pellicole. Una guida per dare qualche consiglio a chi paga un biglietto sempre più costoso. Tra recensore e lettore si instaura un rapporto di fiducia che viene saldato nel corso degli anni. Chi scrive deve avere la capacità di saper parlare a chi legge, senza mettersi in cattedra, ma rispondendo semplicemente alla domanda che più interessa “Val la pena andare a vedere questo film?”. Chiaramente, i giudizi sono soggettivi e ciò […]

  

Critica e pubblico pagante, sempre più distanti

L’ultimo caso, in ordine di tempo, è quello di Batman v. Superman, massacrato dalla critica americana e premiato dal pubblico, non solo statunitense, ma di tutto il mondo. Sembra il principio dell’economia a due velocità. Da una parte, c’è chi scrive, isolato nel proprio mondo, sempre più distante dai gusti della gente, incapace di criticare con obiettività, vittima delle anteprime a circuito chiuso, viste insieme a chi, come lui, si esalta solo se si annoia. E  così, si contagiano gli uni con gli altri, come con il raffreddore, spegnendo ogni briciola di entusiasmo, considerato un peccato mortale. Gli horror giovanilistici? […]

  

L’America riflette sul suo ruolo nel mondo

E’ fuori di dubbio che questo Batman v Superman, in uscita oggi nelle sale italiane, sia un film complesso, ricco di spunti interessanti che vanno al di là della pura visione estetica, comunque impressionante. Prima di tutto, è una pellicola politica, che ben si colloca nell’anno delle presidenziali, tracciando, se si legge nelle pieghe, un quadro preciso della frattura attualmente esistente nel paese. Ma è, soprattutto, un film dove l’America si interroga su se stessa, sul suo ruolo nel mondo. Del resto, come sottolineava Michael Caine: «Se Superman rappresenta l’immagine che l’America vuole darsi, allora Batman è l’immagine che il resto […]

  

In Cina, si truffa sui dati dei biglietti

Strano, ma vero. In Cina, gonfiano  i dati dei botteghini cinematografici. Ultima caso è quello di Ip Man 3, la saga di successo dedicata al grande maestro di Kung Fu e nella quale recita anche Mike Tyson. I numeri ufficiali parlano di più  di 500 milioni di yuan incassati (circa 68 milioni di euro, nei primi quattro giorni nelle sale della Cina continentale). Una cifra considerevole che, però, ha destato qualche sospetto. Infatti, si è trattato di un trucco della Casa di distribuzione – Beijing Max Screen – per attirare pubblico in sala, facendolo passare per un film imperdibile. Quella di […]

  

Il delirio della distribuzione cinematografica

Sapete, in marzo, quanti film sono usciti o stanno per farlo? Ben 52, con punte di 13, questa settimana e, addirittura, di 14 il 31 marzo. Io mi domando e dico: ma ha un senso tutto questo? Cosa mi rappresenta farne uscire “solo” 5 il 10 marzo e quasi il triplo tre weekend dopo? Andazzo che si ripete anche negli altri mesi. E’ un delitto non programmare, in modo corretto, i debutti, perché nel marasma di titoli si rischia di perdere pellicole che meriterebbero l’attenzione del pubblico. I giornali, che lottano ogni giorno con gli spazi, non riescono a parlarne […]

  

Povera vescica con film così lunghi

«La durata di un film dovrebbe essere direttamente commisurata alla capacità di resistenza della vescica umana». Una sacrosanta verità sancita, qualche anno fa, non da uno spettatore incontinente, ma da un regista che ha fatto la storia del cinema come Alfred Hitchcock.  Uno che ha dimostrato, nella sua carriera, che per fare un grande film non serva necessariamente inchiodare in sala un povero diavolo per quasi tre ore della sua vita. Ormai, per andare a vedere certe pellicole serve la Protezione Civile, con i volontari che soccorrono, con beni di conforto, i poveri paganti bloccati sulla poltrona, tra trailers, pubblicità e […]

  

Perfetti (e non più) sconosciuti. La corsa di Genovese non si arresta

“Ho visto un film bellissimo, l’altra sera. Perfetti sconosciuti. Ho riso come una pazza”. “Ma sei già andato a vedere Perfetti Sconosciuti? Non pensavo fosse così bello”. E via dicendo. Ormai, non passa giorno senza che amici, conoscenti o lettori condividano con me la gioia per aver visto Perfetti Sconosciuti di Paolo Genovese. In un certo senso, mi sento doppiamente felice, prima di tutto per avere una pellicola finalmente da consigliare, e poi per essere stato il primo a parlarne, in tempi non sospetti (il film non era ancora nelle sale), sul Giornale. Bisognava avere le fette di salame sugli occhi, […]

  

Hollywood e la gallina dalle uova d’oro

Rassegnamoci. Per vedere la fine di una saga cinematografica, ormai, dobbiamo aspettare almeno un paio di anni, neanche fosse la prenotazione di una visita specialistica pubblica. In principio fu Harry Potter e i doni della morte, diviso in parte 1 e 2, ovviamente non motivi artistici, ma puramente economici. Parafrasando la celebre pubblicità del Maxibon “du incass is megl che one” e vista la scarsità di idee che circola da quelle parti non hanno trovato di meglio, per ringalluzzire le entrate, che fare lo spezzatino del romanzo finale di ogni benedetta serie. Il maghetto ha aperto il varco e, dopo […]

  

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