Falsari culturali

«I miei amici tedeschi si sono molto irritati… però… devono prendere atto – infatti dopo mi hanno capito – che il modello di economia e quindi di società (per cui siamo in pieno Marx, in cui l’economia determina la politica) che loro continuano ad applicare… è lo stesso modello del Piano Funk del 1936, il Ministro dell’Economia nazista, il quale aveva proposto quanto segue: la Germania doveva essere il Paese d’ordine, tutte le Monete dovevano comportarsi come il Marco tedesco, l’industria la sapevano fare solo i tedeschi quindi era giusto che si specializzassero, e il resto dei Paesi, Italia compresa, […]

  

Ficologia

Un rapido studio sulla figura di Roberto Fico ha portato alla luce due inopinati dati di fatto. Il primo riguarda la vilipesa facoltà di Scienze della comunicazione: dileggiata, sbeffeggiata, spernacchiata dagli analisti come dai bidelli delle elementari. Mentre ancora ci ronzano nelle orecchie le punture di Vespa del 2009  – “una sola preghiera a ragazze e ragazzi: non vi iscrivete a Scienze della comunicazione… non fate questo tragico errore che paghereste per il resto della vita” – appuriamo che dopo una tesi sull’identità sociale e linguistica della musica neomelodica napoletana… l’ex studente Fico è ora la terza carica dello Stato. Quindi […]

  

La sinistra cadavere

Seguire la maratona Elezioni 2018 di Enrico Mentana a volume alzato è stato superfluo. Si sarebbe rivelato sufficiente osservare i volti del ricco parterre per comprendere con vividezza l’andamento degli exit poll. Già torvi e un po’ scrofolosi per natura, si facevano tesi, poi allarmati, quindi sconsolati, infine sepolcrali. Il pensiero levogiro, antiorario al senno, testimone in diretta della propria morte. Che macabra pagina di televisione verità! E via via che i dati si facevano indiscutibili, i malcapitati sono stati chiamati a riconoscerne il cadavere. Gente che ha sempre capito nulla, per lustri e fino a pochi minuti prima dei […]

  

Liber# e bell#

Lascio a voi i commenti sul manifesto, sine ira et studio. Oggi questo blog compie un anno. Ma se il 28 febbraio 2017 l’oasi del deserto globale era malinconicamente ironica, ora non lo è più. Siete la mia oasi e siete favolos#, medicamentos#. Facciamo adorabili… che è unisex.            

  

Leopolda 8: laboratorio di sfigati

Uno dei più grandi crucci della semantica lessicale italiana degli ultimi decenni è stato quello di definire lo “sfigato”. Tipo umano facile da riconoscere, difficile da delineare. Se l’étymos del lemma è “senza figa” – di cui denunciamo convintamente il ributtante sessismo – molti avvertiti linguisti si trovano d’accordo sul minimo comun denominatore lato sensu, identificabile nella mancanza di autoironia: lo sfigato si prende sul serio, «ci crede». Personalmente, ho sempre riscontrato una sfumatura più sottile nell’accezione e trovo risieda nello spirito gregario che si immagina indipendente. Lo sfigato incarna chi è retroguardia ritenendosi avanguardia; chi è schiavo e si […]

  

Il genio e il maiale

Il 6 novembre mi chiedevo, vi chiedevo, se fosse possibile definire la molestia. Ora è venuto il momento di porci un’altra domanda, divenuta indilazionabile. E’ giusto radere al suolo un artista e la sua arte nel momento in cui lo si scopre colpevole di qualche nefandezza? E di agire a ritroso e in previsione sia a caccia del peccato sia con l’intenzione di annichilire l’opera del peccatore? Kevin Spacey è stato annullato, messo fuori gioco. Per molto tempo, se non per sempre. Louis C.K. con lui. E chissà quanti altri ne seguiranno. Dobbiamo dunque chiederci, con urgenza: è lecito depauperare […]

  

The real cazzaro

Questa sera, di martedì, Matteo Renzi ci ha aperto la porta del suo cuore. Orfano di Luigi Di Maio, eppure benvoluto nel salotto di Giovanni Floris, l’ex premier ha confessato che dopo la bruciante sconfitta del referendum costituzionale, coerentemente con quanto promesso, voleva andarsene. Lasciare la politica. Il suo proposito era fermo, solido come la quercia della sua parola. Poi arrivò una mail. Sì, una mail, che lo supplicava di restare. Quindi un’altra. E un’altra ancora. Ventiseimila mail che lo imploravano di non mollare. Così ha ceduto. Ha capito che voler mantenere la parola data contro i desideri dei cittadini […]

  

Puritani da Oscar

Possiamo definire la molestia? E’ qualcosa di oggettivo o di soggettivo? Forse di oggettivamente soggettivo? Come ben sanno i lettori di questi quaderni, da molti anni porto a spasso quel genere di corpo che eccita ambo i sessi: una dannazione. Quindi anche banali corsette in calzoncini corti mi procurano spiacevoli esperienze, fra occhiate predatrici, commenti scostumati e sonore zufolate di cupidigia. Tuttavia, anche quando mi sento violato dagli sguardi e dalle interiezioni altrui, non mi risolvo a denunciare… perché credo che il confine sia stabilito dal contatto fisico. Mi rendo conto che si tratta di una semplificazione arbitraria, e come […]

  

Concorso aziendale

L’episodio della direttrice di una filiale mantovana di Intesa Sanpaolo è ormai argomento di dibattito nazionale e forse farà giurisprudenza per i casi di prevaricazione multimediale. Come saprete la sventurata Katia, da oscura dipendente di una sede provinciale, dopo il suo maldestro video di promozione aziendale è diventata una popolare macchietta con la quale sollazzarsi sadicamente per qualche minuto. Mi ero già espresso sull’arma da estrarre in casi analoghi, ovvero l’autoironia, che rende invulnerabili ad affronti di superficie, ma ora vorrei guardare le cose dall’alto. Ho letto molti interventi e articoli sulla vicenda, e com’era prevedibile tutti si concentrano sul […]

  

C’era una volta il domani

Fra pochi giorni uscirà nelle sale cinematografiche italiane Blade Runner 2049, seguito del future noir di Ridley Scott, girato da un altro fuoriclasse come Denis Villeneuve. E proprio dall’osservatorio di un classico della science fiction ci accorgiamo che il futuro non è più quello di una volta, e soprattutto… il presente non è il futuro che molti immaginavano. Nel 1927 Fritz Lang prefigurava nella sua Metropolis qualcosa che andava ben oltre la Trump Tower, mentre proprio di questi tempi dovremmo visualizzare il professor Rotwang impegnato a realizzare la sua antropica Maria-robot. Nel 1948 Arthur C. Clarke scommetteva che nel 1996 […]

  

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