14Ott 16
/*php the_content('Read the rest of this page »'); */?>
Alexey Komov ha 44 anni, padre di 5 figli e nonno di uno. Ha lavorato in molte multinazionali. E’ ora Ambasciatore del WCF (Congresso Mondiale delle Famiglie) all’ ONU e Portavoce della Commissione sulla famiglia del Patriarcato di Mosca. Interviene frequentemente in conferenze internazionali in difesa della famiglia naturale, della libertà educativa e contro le teorie del gender. L’ho intervistato sulla tematica dell’identità all’interno delle scuole occidentali e di quelle russe. Lei è solito occuparsi di famiglia. Il tema dell’identità, tuttavia, interessa nella stessa misura l’ambito della scuola, non trova? L’identità, come insieme di caratteristiche di ognuno di noi […]
Il diario del ribelle © 2024
15Set 16
/*php the_content('Read the rest of this page »'); */?>
Il termine “bravo” viene dal latino “pravus” che ha il significato di malvagio, selvaggio ed indomabile. Passato per lo spagnolo, Manzoni ne “I promessi sposi” ne mantiene l’accezione originaria. Bravo, nell’odierna scuola italiana, vuol dire che sei uno schiavo. Cioè che fai tutti i compiti, siedi con la postura corretta, stai zitto in classe, conosci tutte le tabelline ed i capoluoghi di provincia, leggi i libri giusti, frequenti le persone giuste, pensi esattamente quello che devi pensare ed utilizzi il tempo libero nella maniera più proficua possibile. Il tutto imposto dal totalitarismo educativo dell’unico modello di mondo possibile. Non è […]
Il diario del ribelle © 2024
05Set 16
/*php the_content('Read the rest of this page »'); */?>
FERTILITY CHE? Nella settimana in cui il tema della fertilità ha celebrato il suo quarto d’ora di gloria, diviene d’obbligo una riflessione sul dramma demografico che l’Italia sta attraversando. Quella del Fertility day è stata un’iniziativa spot che avrebbe dovuto proporre soluzioni legislative ad un problema: in Italia si nasce sempre meno. Vediamo i dati. Nel 2015 sono nati 488 mila bambini, 15 mila in meno del 2014. È il quinto anno consecutivo di calo delle nascite. Una costante, la cui conseguenza è il consolidarsi di una nazione sempre più anziana. Le statistiche prevedono che nel 2050 la popolazione inattiva […]
Il diario del ribelle © 2024
25Ago 16
/*php the_content('Read the rest of this page »'); */?>
Questo blog racconta dei crolli figurativi della scuola italiana. Cadute di stile, rovine metaforiche e franamenti culturali. Non dei cedimenti degli edifici, non della furia cieca di un terremoto, non dei capricci del sottosuolo. In queste ore, tacere il più possibile è un obbligo morale: degli avvenimenti non dipendenti dalla volontà umana, ben si sa, è quasi inutile parlare. Non è un aforisma di Wittgenstein ma un moto naturale della coscienza. Quello che ti blocca la mano sulla tastiera. La colpa è solo della Τύχη: una forza impersonale mossa dal destino: inattesa, imponderabile, imprevedibile. Raccontare della scuola di Amatrice […]
Il diario del ribelle © 2024
17Ago 16
/*php the_content('Read the rest of this page »'); */?>
Il termine “classico” viene dal latino “classicus.” Il significato generico è quello di eccellente. I migliori tra i militari dell’esercito romano erano chiamati “classici”: la crema ed il fiore della latinità marziale. “Exercĭtŭs”, del resto, significa sforzo, pratica. Il pensiero debole dei tanti peregrinatori mentali che hanno abitato ed abitano le classi di quella che dovrebbe essere l’avanguardia culturale d’Italia, rappresenta esattamente l’inverso. Li chiamano intellettuali, ma se c’è una visione melensa e distorta del liceo classico è proprio quella radical chic : il luogo della erotizzazione del sapere adattato alle richieste della liquidità denunciata da Bauman. La generazione più […]
Il diario del ribelle © 2024
08Ago 16
/*php the_content('Read the rest of this page »'); */?>
Si erano tanto amati, la sinistra ed i docenti. Incontratisi per la prima volta sulle scale dell’università, si fusero nell’enfasi marxista; quindi la sinistra con tono impositorio disse: “Ora, se vorrete guadagnare la vera libertà, leggerete Marcuse tre volte, sovvertirete il sistema borghese, brucerete jeep, appiccherete roghi, occuperete facoltà e predicherete la fine dei costumi dei padri. Solo così diverrete veramente liberi!” Fu colpo di fulmine. I docenti, che allora erano solo degli studentelli sbarbati, credettero. Era il 1968’. “Ricordi? Sbocciavan le molotov.” Lei seduceva con l’inchiostro. Loro, in fin dei conti, erano solo i figli di quella borghesia da […]
Il diario del ribelle © 2024
04Ago 16
/*php the_content('Read the rest of this page »'); */?>
In un Agosto torrido sta scoppiando l’ennesimo caos sulla legge del 13 Luglio 2015, n. 107, meglio conosciuta come “Buona Scuola.” È un’altra lunga estate dell’istruzione italiana. Da noi c’è una tradizione politica precisa: chi tenta la strada della riforma scolastica passa delle grosse rogne. Di tipo politico, si intende. Specie quando dalla dialettica si vira nella guerra ideologica: il ritiro strategico di Luigi Berlinguer sul “concorsone”e il pianto napoletano di Tullio De Mauro ne sono la memoria storica. Era il tempo dell’establishment della sinistra governativa impigliatasi nelle secche della contestazione. Ci risiamo? Il tutto avviene ancora dentro una triangolazione […]
Il diario del ribelle © 2024
01Ago 16
/*php the_content('Read the rest of this page »'); */?>
Il protagonista di “Sottomissione” di Michel Houellebecq è François, uno studioso di letteratura, esperto di Huysmans, che decide di convertirsi all’islam perchè l’università islamica gli offre i soldi per poter vivere della sua vocazione culturale. Il romanzo è anche un libro sullo stato di salute dell’istruzione occidentale, divenuto d’attualità nella nostra nazione. Siamo nel mezzo di un processo di monetizzazione del sapere in cui l’Italia è coinvolta. Ogni studente è cosciente che l’unico scopo dello studio è la sua fruibilità economica. Come François siamo costretti a venderci ad un offerente. Quando almeno ce n’è uno. La cultura è una […]
Il diario del ribelle © 2024