Vietato dire “quel ragazzo nero”, sennò sei razzista!

Un arbitro può perdere il lavoro perchè ha detto “ragazzo nero” ad un ragazzo nero? Si, ovviamente. E’ successo nella partita tra PSG e Basaksehir, una squadra turca il cui proprietario è niente poco di meno che Erdogan. Il quarto uomo Sebastian Coltescu, dimenticandosi il nome del vice allenatore del Basaksehir che si stava dimenando troppo in panchina, ha comunicato all’arbitro il nervosismo del vice apostrofandolo con “quel ragazzo nero”. Ora, il vice allenatore era tutto imbacuccato e si vedeva solo il suo viso, quindi il quarto uomo, di istinto, ha detto quelle parole. Vi sarete sicuramente trovati nella situazione […]

  

L’Italia è uno stato sovietico e sprecherà i soldi del Recovery Fund

Io sono sempre stato scettico sul Recovery Fund. Per me proprio tutta l’architettura dei fondi europei vincolati a progetti strampalati mi è sempre sembrata una roba da psichiatria. L’idea di mandare miliardi ogni anno a Bruxelles per farne venir giù di meno e vincolati è una cosa che non mi ha mai convinto e mai mi convincerà. Quest’estate quando tutti strombettavano per il Recovery Fund, io e qualche amico eravamo gli unici a urlare ai 4 venti che tutta quella vagonata di fantastiliardi sarebbe arrivata tardi, tardissimo e con mille lacci e lacciuoli. Ovviamente avevamo ragione. Il piano messo a […]

  

Vaccino, Brexit e l’ipocrisia dei megafoni governativi

Sui vaccini c’è un cortocircuito da far accapponare la pelle. Ora, il parere degli scienziati sul vaccino è difforme, e sicuramente la velocità dello sviluppo e l’ansia di distribuirlo certo non giovano alla tranquillità delle persone. Crisanti si è subito dimostrato scettico, e dati i trial clinici nemmeno lui se la sentirebbe di farlo. Ora, come fanno i saccentoni semicolti ad attaccare le persone normali che, bombardate da notizie ogni santo giorno, sono scettiche sul vaccino anti-COVID? No, le Selvagge Lucarelli di turno e tutta la ciurmaglia di megafoni governativi vi diranno che siete degli analfabeti funzionali, dei boomer, dei […]

  

Morte a Teheran: Bibi e Donald ricordano a Sleepy Joe che sull’Iran non si torna indietro

Le immagini sono di quelle crude, che ti fanno vedere che bolgia di potere, armi e violenza sia il Medio Oriente. Dove non c’è spazio per la debolezza e per il “multilateralismo”: si avanza per conquistare la migliore posizione negoziale, si usa la violenza e poi ci si mette a tavolino. Hanno appreso il machiavellismo meglio di noi, su questo non c’è nessun dubbio. Come non c’è nessun dubbio che la vera guerra, sebbene per ora mai combattuta ma sempre minacciata, è quella possibile tra Iran e Israele. Durante gli anni di Donald Trump, l’asse con Bibi Netanyahu si è […]

  

Forse arriva la pace fra Israele e Arabia Saudita…prima che arrivi Sleepy Joe

Trump è stato un grande presidente, soprattutto in politica estera. Suo è il merito degli Accordi di Abramo, che hanno messo intorno ad un tavolo di pace Israele, Emirati Arabi Uniti e Bahrein (sotto l’egida degli Stati Uniti di Donald Trump). Gli Accordi di Abramo hanno rappresentato un cambio di paradigma nella politica mediorientale degli States, non più poliziotti dell’area bensì peace makers, costruttori di pace. Israele ne ha beneficiato, le monarchie del Golfo anche. I palestinesi sono stati messi di fronte alla cruda realtà delle molteplici sconfitte militari e della loro classe dirigente corrotta. Uno sconfitto non può sedersi […]

  

Quattro anni di Trump: un’America e un mondo nuovo

Sembra che Donald Trump sia destinato alla sconfitta. Sono stati giorni intensi per noi malati di politica ed amanti viscerali della libertà. Joe Biden rappresenta un mondo vecchio e ammuffito, di un’America che ormai è un lontano ricordo. Trump rappresenta invece la forza di una superpotenza che non si arrende, che ha cercato la pace senza mai tirar giù la testa, minacciosa ma pacifica, che ha menato fendenti pesanti contro l’avversario numero uno, la Cina comunista. Insomma, DJT ha rappresentato un’America nuova, che smette di essere il poliziotto del mondo e che inizia a pensare anche ai suoi affari interni. […]

  

L’apocalisse climatica non ci sarà, parola di ambientalista

Micheal Shellenberger è un ambientalista che vive in California, ha fondato una ONG, la Environmental Progress, è un democratico ma sui generis: non è d’accordo con Greta Thunberg. Ha scritto un libro, “Apocalypse Never”, che smantella con calma e dovizia tutta la religione ambientalista, dalla deforestazione al nucleare, passando per i cibi OGM e le centrali a gas. Un gioiello da leggere assolutamente. Aspettando l’edizione italiana del libro, abbiamo fatto una chiacchierata con l’autore. Quale sarà il futuro dell’industria petrolifera? Molti analisti ne stanno già scrivendo il requiem, tu cosa ne pensi? Devo dirti che il mio libro non parla […]

  

L’OMS che indaga sul COVID: una risata ci seppellirà!

L’economia dell’occidente è crollata e i vari paesi, tra cui anche l’Italia, stanno entrando in una grave depressione economica. Tutto per colpa di un virus che è nato a Wuhan, in Cina. Se il virus sia naturale o artificiale, per ora, non lo sappiamo. Sta di fatto che si è sviluppato in Cina, che ha fornito subito informazioni sbagliate e ha fatto di tutto affinché il virus non si propagasse in altre zone della Cina (ben per loro), ma poco o nulla hanno fatto per non appestare mezzo mondo. Tutto con la complicità dell’OMS del leninista e pro-cinese Tedros Gebreyesus. […]

  

“Appena arrivato in America ero cheguevariano, ora la Ocasio-Cortez mi fa paura” – Parola di Piero Armenti

Piero Armenti è un imprenditore italiano a New York, fondatore dell’agenzia di viaggi “Il Mio Viaggio a New York”, ed influencer sui social media, con un enorme seguito di giovani e meno giovani. Sicuramente non tacciabile di simpatie destrorse e repubblicane, anzi, a dirla tutta Armenti era uno di quelli che ha partecipato ad Occupy Wall Street, periodo in cui lui stesso si definiva “sandinista e cheguevariano”, un po’ simile ad Alexandria Ocasio-Cortez.  Di passi in avanti Armenti ne ha fatti, ovviamente lontani dal Che, e ora leggete un po’ quello che ha da dirci sul politicamente corretto in America ( […]

  

Viva Geert Wilders, che non vuole dare un centesimo all’Italia!

La scoppola di Rutte contro Conte apre gli occhi su molte cose: l’UE non è la panacea di tutti i mali e molto probabilmente gli Stati Generali sono stati un puro esercizio di stile del Governo di fronte a soldi che rischiano di non esserci. L’Italia arriverà al negoziato europeo sulla sua posizione iniziale, cioè la conferma dei 500 miliardi a fondo perduto e 250 di prestiti. I paesi frugali invece, nella peggiore delle ipotesi, chiedono semplicemente di far scomparire ogni menzione di prestiti a fondo perduto. La Merkel e Macron vogliono mediare, lasciando il fondo perduto ma levando i […]

  

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