Al primo petardo cadrà il governo
Statene certi. Dio non voglia che, al grido di ‘Allah Akbar’, qualche imbecille decida di farsi saltare in aria in qualche affollata piazza italiana; oppure che qualche invasato faccia esplodere un trick track in una qualunque chiesa di provincia. Nel giro di cinque minuti cadrà il governo, si dimetteranno sindaci e consiglieri regionali. Scompariranno dal video analisti di vario genere. Giornalisti impomatati ed editorialisti di punta opteranno per ferie forzate o, in linea con le abitudini del Belpaese, si ‘metteranno in malattia’.
Statene certi. Sarà un fuggi-fuggi generale. Peggio del 25 aprile. Ma nel disfacimento collettivo riemergerà la vecchia abitudine. Nel giro di breve tempo i pacifisti cambieranno bandiera. All’alba del nuovo giorno radicalchic e buonisti di ogni risma diverranno guerrafondai pagando implicitamente pegno a quella legge del contrappasso che li colpisce non appena si trovano di fronte alla violenza più cruda e irrazionale; realtà a loro sconosciuta. Tireranno fuori dalle loro putride viscere quel demone sempre celato per convenienza e non appena vedranno attaccato il proprio pezzettino di terra, la propria famigliola o il proprio quartierino ben curato e pulito, si sveglieranno dal sonno eterno e pretenderanno che il mondo li segua nella battaglia per la libertà. Perché le loro sono sempre battaglie di libertà, da qualunque parti si schierino.
Statene certi. La Francia e la Germania hanno palesato lacune in fatto di intelligence e prevenzione ma almeno in superficie sembrano aver tenuto botta. Gli animi sono di certo turbati, i cittadini iniziano a perdere le sicurezze quotidiane ma la vita sembra scorrere normale. Almeno all’apparenza.
Appena accadrà in Italia, il panico si impadronirà della Penisola; non quello immediato da post-attentato, legato a fattori emozionali, comprensibile ed umanamente spiegabile. Ma il panico dei vigliacchi. Quello di chi ha sempre ritenuto che alla violenza terroristica si possa far fronte con mielose parole d’ordine ancorate a concetti generici come solidarietà e tolleranza e che non raramente sfociano nella ottusa imbecillità dell’inazione.
Statene certi. Al primo botto di capodanno o alla prima miccetta natalizia che qualche terrorista farà esplodere in qualche ristorante stellato tireranno fuori il peggio. Da quel momento in poi gli odierni populisti saranno vaporosi moderati; un lontano ricordo.