Sossio Giametta e l’essenza della filosofia
Ripropongo qui, nel Blog, parte di un mio articolo uscito già sul cartaceo.
Lo faccio per segnalare un filosofo, Sossio Giametta, di cui sempre poco si parla.
Negli ultimi anni sono usciti vari suoi libri, utili per tutti i ‘palati’.
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Proprio come le scoperte scientifiche, esistono anche quelle filosofiche e possono essere esposte in poche pagine. L’essenzialismo è questo: una fenomenologia dell’Essere in quanto bene e male, vero e falso, bello e brutto, insomma come divenire.
Visione di pienezza e frutto del pensiero di Sossio Giametta, classe 1929, che oltre ad aver curato numerose edizioni di Spinoza, Goethe e Schopenhauer e ad aver lavorato sui manoscritti di Nietzsche, traducendone tutte le opere insieme a Giorgio Colli ed a Mazzino Montinari, è considerato tra i maggiori filosofi viventi per una corposa e articolata produzione che fa il paio ad un linguaggio colto ma trasparente e quindi semplice e diretto. Una straordinaria capacità di interloquire con i grandi del passato che, come ha scritto Raffaele la Capria, sempre riesce a mantenere un tono confidenziale. Singolare duplicità che gli permette di scrivere di filosofia senza ostentare un linguaggio specialistico; di ‘parlar chiaro’, attraverso pagine brillanti grazie al fatto di essere tra i pochi in grado di cesellare temi e motivi riducendoli all’essenziale perché: «quando si colpisce il bersaglio non c’è bisogno di descrivervi intorno ampi giri, di tracciare arditi arabeschi e di intrecciare strutture acrobatiche nel tentativo impossibile di recuperare con la complessità ciò a cui solo con la semplicità della profunda claritas si può accedere».
Giametta ha di recente pubblicato un volume su autorevoli nomi del pensiero critico (Ritratti di dodici filosofi), cogliendo in poche righe elementi rimasti ignorati ma mai scadendo nel pettegolezzo, seppur dotto e sofisticato. Questa sua esclusiva dote, quella cioè di condensare l’opera dei filosofi (peraltro impegnativi come Cartesio, Spinoza, Hegel, Aristotele o Platone) senza far degenerare l’analisi in una sorta di breviario per studenti di liceo, l’ha riversata ora sui grandi temi. Da poco è infatti uscito, per Bompiani, il nuovo volume, Grandi problemi risolti in piccoli spazi. Codicillo dell’essenzialismo (p.176) che riprende strutturalmente proprio i Ritratti occupandosi però, questa volta, di temi quali la Natura, il Male, il Tempo, la Matematica, la Conoscenza, ma anche l’omosessualità, l’immortalità, Gesù Cristo, la Morale, il libero arbitrio, con la solita prerogativa: quella di ridurre all’osso l’analisi ma giungendo sempre al compimento di ogni questione filosofica.