Luisa Fantasia è la prima vittima «trasversale» di mafia, trucidata a Milano, quartiere Baggio, nell’appartamento che condivideva col compagno, Antonio Mascione (brigadiere dei carabinieri del reparto operativo del Comando provinciale di Milano) e la figlia neonata.

  A spegnere la sua giovane vita furono due sicari che volevano vendicarsi di suo marito, dopo averlo scoperto ‘sbirro’.

   Mascione stava gestendo sotto copertura un carico da 600 chili di droga sull’asse Calabria-Lombardia, e quel giorno avrebbe dovuto incontrare due scagnozzi vicini alle ‘ndrine, a cui aveva mostrato 60 milioni in contanti per convincerli di poter essere un buon acquirente. I due, dopo aver scoperto che si trattava di un militare sotto copertura, evitarono l’appuntamento e andarono a casa sua.

   Una storia che attraversa l’Italia da nord a sud. A lei, di origini pugliesi, nel 2021 è stato intitolato un giardino a Milano in via delle Forze Armate all’angolo con via Nikolajevka. Lo scorso mese di Maggio, le è stata intitolata una piazza nel comune di Apricena in provincia di Foggia e, in occasione della ricorrenza del suo brutale assassinio (avvenuto a Milano il 14 Giugno 1975) si terrà a Caserta, un convegno dal titolo: “Luisa Fantasia… quando la mafia colpisce le donne”.

   L’iniziativa, promossa dall’associazione nazionale “Invisibili”, si terrà infatti il prossimo 14 Giugno alle ore 18:00 presso la Sala degli Specchi del Circolo Nazionale in via Mazzini.

   A ricordare Luisa Fantasia, trucidata perché aveva la sola “colpa” di essere moglie di un Carabiniere, ci sarà Pietro Paolo Mascione (poliziotto, recentemente insignito del premio “Paolo Borsellino”, figlio di Antonio e Presidente nazionale di “Invisibili”), Enrico Trapassi (Vicepresidente nazionale di “Invisibili”), Annalisa Imparato (Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di S. Maria C.V.), Nicola Barbato (poliziotto e Medaglia d’Oro al Valor Civile), Domenico Airoma (Procuratore della Repubblica di Avellino) e Matilde Crolla (giornalista).

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