La solennità tradizionale del ruolo, pur talvolta percepita nella storia bimillenaria della Chiesa come un mezzo per mantenere una certa distanza tra le spesso opulente e talvolta corrotte gerarchie cattoliche e la gente comune, svolge una funzione essenziale: custodire la sacralità e la profondità di un messaggio religioso che, sebbene rivolto “agli uomini”, deve rimanere saldo nella dimensione trascendente e nel richiamo al divino.

Abbandonarsi abitualmente a linguaggi e riferimenti mondani, commentare gossip o notizie irrilevanti, fare battute da bar dello sport e persino invitare i fedeli a seguire trasmissioni televisive (a prescindere dalla loro qualità o dal messaggio che veicolano) non solo banalizza il sacro, ma decreta uno svilimento definitivo della figura del Vicario di Cristo.

Se un Papa, per rafforzare un concetto, arriva a consigliare un programma televisivo, riconosce implicitamente che il suo ruolo ha perso significato, autorità morale e capacità di ispirare.