Schizofrenia o puro calcolo?

La nostra classe (finto) intellettuale e (finto) giornalistica, quella degli opinionisti a strascico… di coloro che, in quaranta secondi o giù di lì, riesce a sintetizzare complicati ragionamenti – anche economici – nella ristrettezza di una frase simil-tweet, si è mossa più o meno in questo modo tra il ‘prima’ e il ‘dopo’ accordo tra Lega e M5S. Su Berlusconi PRIMA Entra nella maggioranza di governo ma solo per difendere le sue aziende DOPO Non entra nella maggioranza ma avrà di sicuro ‘contrattato’ sotto banco qualche accordo (conflitto di interessi, giustizia, ecc.). Su Salvini PRIMA Non lascia Berlusconi perché è […]

  

M5S-centrodestra, convergenze parallele?

  L’elezione dei presidenti di Camera e Senato ci consegna una condizione politica con inediti riposizionamenti partitici e di singole leadership. M5S e Lega, considerati dalla stampa movimenti populisti e antisistema (ma la Lega governa gran parte del Nord da una ventina d’anni e i Cinquestelle la capitale d’Italia e Torino!), quindi poco propensi alla sfiancante dialettica parlamentare, hanno adottato con eccellente, e per certi versi insperato acume tattico, tutti gli strumenti per raggiungere un traguardo condiviso. Lo hanno fatto con qualche azzardo e furbizia e, nel caso della Lega, con una fuga in avanti che ha rischiato di fare […]

  

Libia: Sarkozy non fu il solo

      Quanto accaduto all’ex presidente Sarkozy ci obbliga a pigiare il tasto «rewind» della nostra memoria collettiva. E ci obbliga a farlo subito, prima che, per via dello stallo scaturito dalle nostre recenti elezioni politiche e la momentanea incapacità dei vari leader di trovare una maggioranza di governo solida, non venga in mente a qualcuno di puntarci ancora una volta il dito inquisitorio contro… magari per consigliarci di prendere una direzione gradita ai Mercati e all’Europa, e non tener conto del risultato delle urne. Varrà la pena rileggerla tutta la vicenda del gaudente Sarkozy quando l’Italia se la […]

  

Per una legislatura costituente. Appello a tutta la classe politica

Le elezioni politiche del 4 marzo ci consegnano un parlamento diviso in tre blocchi distinti con una previsione di seria e duratura governabilità vicina allo zero. E ogni sorta di alleanza, seppur prodigiosamente raggiunta, sembrerebbe posticcia agli occhi di qualunque cittadino, soprattutto se si riutilizzassero schemi da Prima repubblica (‘‘Governo della non sfiducia’’, ‘‘convergenze parallele’’, eccetera ) o gli abituali espedienti raccattando ‘responsabili’ di ogni colore politico pronti a correre in aiuto del vincitore.  Qualsiasi combinazione che preveda l’alleanza tra due blocchi, lasciando il terzo all’opposizione, rischierebbe di ridimensionare in maniera drastica il futuro capitale elettorale del più forte dei […]

  

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