Christian Raimo rimugina con una certa periodica ossessività sui propri tormenti che sono poi linfa vitale di certa sinistra; quella sinistra che, per decenni, ha monopolizzato cattedre universitarie, studi televisivi, case editoriali e tutto il resto. Congettura chissà quali scenari di fronte ad una realtà che, a leggerla con animo spurio da farneticante ideologia, rientra nella normale elaborazione culturale e nella più ordinaria discussione pubblica. Ma agli emancipati progressisti del nostro tempo provoca una sgradevole orticaria quella galassia di case editrici, convegni, associazioni culturali ed iniziative editoriali che, negli ultimi anni, sta incrementando a dismisura la propria presenza e […]