Vi riporto due notizie incoraggianti: entrambe danno l’idea dei progressi della medicina e ci fanno apparire meno indifferenti nei confronti di chi verrà dopo di noi. Già, non lasceremo in eredità solo scorie radioattive, campi e acque inquinate, ma anche qualcosa di bello sotto il sole…

TERAPIA SU MISURA. L’agenzia Ansa riporta un lavoro di Boris Pache, della University of Alabama, al Birmingham Comprehensive Cancer Center, pubblicato sul Journal of the American Medical Association. Nell’arco di 10 anni prenderanno piede le terapie personalizzate anti-cancro, basate sul Dna del paziente: il sequenziamento dell’intero Dna dei pazienti oncologici (già eseguito su molti malati a livello sperimentale e destinato a divenire routine) permetterà infatti di trovare il farmaco più adatto a ciascuno.

 Lo studio mostra come sequenziando il genoma di una donna di 39 anni con leucemia mieloide acuta (aveva una prognosi davvero preoccupante) si sia riusciti a trovare una cura su misura per lei: la giovane ora  sta guarendo.

 Spiega Pasche: “La paziente aveva una prognosi non positiva, ma attraverso la mappatura completa del suo genoma è stato possibile scovare un gene indicativo del fatto che la donna avrebbe risposto bene a una terapia differente da quella solitamente raccomandata per il suo tumore». Così, grazie alle informazioni tratte dal suo Dna, le è stata cambiata la cura: la nuova terapia ha funzionato.

I costi per sequenziare il genoma umano, conclude Pasche, scenderanno sempre di più: al momento sono di 30 mila dollari per 4 settimane di tempo, ma fra 5 anni ci vorranno 100 euro e 15 minuti.

NASO ELETTRONICO È sempre più vicino il giorno in cui il cancro si potrà diagnosticare analizzando l’aria espirata. L’agenzia Ansa riporta uno studio pubblicato sul “British Journal of cancer”. Un naso elettronico è in grado  di identificare i segnali chimici del cancro nel fiato dei pazienti con tumori localizzati al polmone, alla testa o al collo. La ricerca è stata condotta su 80 volontari, 22 dei quali con diversi tipi di tumore collo-testa, 24 al polmone e 36 sani.

Il prototipo di naso elettronico usa un metodo chimico per rilevare i marker del cancro presenti nel respiro, una rilevazione che però non è ancora sufficiente a dare una diagnosi. La speranza è che un giorno questo test possa farlo. «È urgente sviluppare nuovi modi per rilevare i tumori collo-testa – ha spiegato Hossam Haick, coordinatore dello studio – perchè la loro diagnosi è complicata e spesso arriva in ritardo. Noi abbiamo dimostrato che un semplice test sull’aria espirata può rilevare le molecole riscontrate nei pazienti con questi tumori. Ora dobbiamo verificare questi risultati in uno studio più vasto, in modo da arrivare a nuovo potenziale metodo di screening».

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