DUE BELLE NOTIZIE

Un oncologo dell’ospedale San Raffaele di Milano, Luca Gianni è stato premiato negli Usa. È il primo italiano a ricevere il prestigioso riconoscimento “Gianni Bonadonna Breast cancer award and lecture 2011” per la ricerca e la cura del cancro alla mammella.

Il premio arriva dalla Societa’ americana di oncologia clinica (Asco), la piu’ importante societa’ internazionale di oncologia ed è stato consegnato oggi durante il Congresso Asco in corso a Chicago. È  stato istituito nel 2007 in onore dell’italiano Gianni Bonadonna a cui si deve il merito di aver ridotto in maniera significativa la mortalità nelle donne colpite da cancro al seno.

Il riconoscimento è assegnato tutti gli anni allo scienziato che, su scala mondiale, si e’ maggiormente distinto per le  scoperte nell’ambito della ricerca sul cancro al seno.

Il contributo di Gianni riguarda le terapie contro il tumore al seno di tipo Her2, la scoperta dei cosiddetti “anticorpi armati” capaci di indirizzarsi alle cellule bersaglio. Il carcinoma mammario positivo alla proteina Her2 è uno dei più aggressivi, colpisce ogni anno 8mila donne sulle 40mila totali.

P.S. Luca Gianni è l’opposto dei ”cervelli in fuga”, ha lavorato a Milano, prima all’istituto dei tumori e ora all’ospedale San Raffaele

La seconda bella notizia arriva da Washington:  per il tumore al seno detto “triplo negativo” il più maligno di tutti, e’ stata trovata una base genetica. Si deve ai ricercatori americani del Dana-Farber Cancer Institute, secondo i quali la scoperta potrebbe dar vita a un test sull’uomo, in tempi brevi.

Questo tumore non risponde alle terapie impiegate per il carcinoma ormono-sensibile e neppure per quello che esprime la proteina Her2, ed e’ uno dei piu’ letali.

Lo studio pubblicato dal Journal of Clinical Investigation ha trovato 15 geni associati responsabili di una cascata di segnali cellulari necessari al tumore per crescere. ”Siamo molto eccitati dalla scoperta – ha spiegato la ricercatrice Kornelia Polyak – perche’ questi segnali sono coinvolti anche in alcuni tipi di tumori del sangue, e ci sono gia’ dei farmaci in sperimentazione”. L’istituto sta gia’ organizzando un primo trial con uno di questi farmaci, nella speranza che possa funzionare anche per il tumore al seno.

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