Rispondo all’ultimo commento di Andrea Antiquark perchè so che la questione “latte sì o no” interessa molti. Io sono ancora piuttosto perplessa sul fatto che il latte vaccino predisponga a certi tipi di cancro. Purtroppo, non sono ancora riuscita a farmi un’opinione precisa. Gli omeopati consigliano a quasi tutti i pazienti di eliminare dalla dieta latticini e lieviti perchè spesso e in modo proporzionale al consumo, provocano intolleranze.

Un organismo che si nutre prevalentemente di latticini, pizze, focacce, oltre a ingrassare, più facilmente incorre in stati infiammatori che possono predisporre al cancro. Vero è che gli orientali consumano pochissimi latticini e si ammalano meno di tumore, ma è anche vero che tutta l’alimentazione degli orientali è molto diversa dalla nostra: mangiano diverse alghe, soia, parecchio pesce e bevono tè verde. Dunque non manca solo il latte ma c’è abbondanza di elementi dalle proprietà antiossidanti e antitumorali.

Il latte di mucca contiene i fattori di crescita (i famosi IGF1, 2 di cui le cellule maligne fanno grosse scorte) per far diventare grandi i vitellini e proprio per questo motivo all’istituto tumori, il professor Franco Berrino, che da anni promuove i progetti Diana per prevenire le recidive di tumore al seno, dice alle donne di abolire il latte vaccino.

Io ho scoperto, partecipando alle colazioni dei gruppi Diana, che il latte d’avena è altrettanto gustoso, sia con il musli e gli altri cereali che come ingrediente nelle torte (qui le figlie non si accorgono della differenza!) . Mi piace aver acquisito un nutriente in più per poter variare il più possibile l’alimentazione in casa.

Certo, non ho escluso del tutto il latte vaccino. E vi spiego perchè.

Sto ancora cercando (con la mia lanterna di Diogene) la coerenza degli esperti. Quando il prof Berrino mi dice “no al latte, allo zucchero raffinato, alla farina 00 che alzano i fattori di crescita e gli ormoni nel sangue, situazioni che predispongono ai tumori”

io gli ricordo che “all’istituto oncologico europeo (Ieo) i medici dicono alle donne che la pillola anticoncezionale (un concentrato di ormoni di sintesi) previene il cancro all’ovaio nonostante fior di studi sostengono che lo fa venire alla mammella che è molto più frequente di quello dell’ovaio (e perchè allora non prevenire il tumore all’ovaio con l’alimentazione?) e che forse prima di togliere il latte è bene informare le donne sugli ormoni” e lui mi risponde che “questo è un altro discorso” e, inoltre, afferma di ignorare che ” la somatostatina riduce fattori di crescita” .

E siccome quando un medico (uno qualsiasi) compila la mia cartella clinica e scopre che ho avuto un tumore, mi chiede se ho preso la pillola contraccettiva e non se ho bevuto il latte, per tutti questi motivi la sottoscritta va in confusione. E come me centinaia di migliaia di altre donne.

Da una parte ci dicono di non mangiare formaggio “per evitare di avere più massa grassa che produce estrogeni”, di “non bere latte che aumenta i fattori di crescita e gli ormoni”, e omettono di dirci che pillole e Tos (terapia ormonale sostitutiva in menopausa) fanno venire il cancro, dall’altra, nell’istituto a fianco, ci insegnano a “prevenire il carcinoma ovarico con la pillola”.

Nel dubbio mi astengo? Dall’ormone di sicuro. Anzi lo lascio alla ginecologa in cattedra per la quale il “tumore al seno ormonosensibile è un effetto collaterale da poco”.

E il latte? Da un pò di tempo mi comporto come Marco. Scelgo il bio per tutta la famiglia, perchè, come ci insegna il professor Giuseppe Altieri, nel latte vanno a finire i pesticidi ( che nel nostro corpo si comportamo come interferenti endocrini, ossia alterano il sistema ormonale) e gli Ogm, organismi geneticamente modificati, che ingrassano il foraggio.

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