Dopo il ministro della Salute decisa a multare i medici che “prescrivono troppi esami”, è arrivato Walter Ricciardi, appena nominato presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, a minacciare altre multe ai medici che sconsigliano i vaccini. Cliccate qui.

I vaccini vanno comprati (con il denaro pubblico, of course) e raccomandati al più vasto numero di persone. A parole si dice che non fanno male, ma poi si deve firmare che sono “a proprio rischio e pericolo”, questa è la regola del Sistema. Il medico che dissente? Föra di bal come si dice dalle mie parti.

La tristezza è che sono veri, in carne ed ossa, la ministra e il presidente dell’ISS.

Innamorati dell’eco delle loro dichiarazioni, come il bel Narciso della sua faccia, non si accorgono di essere fuori tempo e, soprattutto, fuori posto.

Ma noi, questa volta, li ringraziamo. Tanta insistenza nel propugnare i vaccini è perlomeno sospetta.

Chissà poi come avverrà la caccia al medico che sconsiglia le vaccinazioni!

Ricordo che quando arrivò la proposta di vaccinare la prima figlia con l’antipapilloma virus (Hpv) ero inondata da volantini spot – nella casella della posta, a scuola, sui bollettini delle associzioni benefiche – così decisi di disturbare un famoso pediatra. Il quale mi disse testuale: “Se lei fosse una mia paziente le direi quello che penso, se mi intervista per il Giornale sono costretto a dirle l’opposto”. Mi aprì gli occhi, quel medico.

Per restare in tema e per ricordarci quanto tempo abbiamo sprecato vi lascio leggere un articolo appena uscito su Healt Impact News.

Nel presentare il volume “Disease, Vaccines and the Forgotten History” del medico Suzanne Humphries, è ripercorsa la storia delle vaccinazioni dal 1800 e analizzato il luogo comune che vuole la mortalità diminuita grazie ai vaccini.

Dalla pertosse al morbillo, dal Regno Unito agli Usa: più del 90% delle morti è calato prima dell’introduzione dei vaccini. Osserviamo i grafici e guardiamo la bibliografia.

L’articolo fa riflettere sulla poca curiosità suscitata da altri fattori come: miglioramento delle condizioni igieniche e dell’ alimentazione, introduzione di refrigerazione, energia elettrica, pastorizzazione. “L’aver creduto a una verità sola ci ha impedito di apprendere di più su come gestire le infezioni nel modo migliore”.

E ancora: “Il nostro sistema immunitario è una scatola nera, è praticamente sconosciuto, mentre le parole ‘anticorpi e protezione’ usate a proposito dei vaccini ci hanno dato l’illusione che si conoscesse il funzionamento della macchina”.

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