Ho partecipato a un corso di scrittura autobiografica e “terapeutica”. Avendo già sperimentato il potere liberatorio della tastiera e sapendo che l’incontro sarebbe stato tenuto da una mia vecchia amica, Alessandra Perotti, ero emozionata e incuriosita. Non avevo più incontrato Alessandra dall’ultimo anno di liceo alle Marcelline. La ricordo varcare la soglia della classe sempre con qualche libro sottobraccio. Non erano testi di scuola. Ma romanzi, saggi, poesie. Era una strenua lettrice, di ogni classico e di ogni novità. Sapeva consigliare pure i professori. O in virtù di qualche concorso vinto o perché i suoi temi erano particolarmente belli, Alessandra […]