Quei cartelli anti ‘ndrangheta «fuorilegge»

«Riprendersi il territorio» è un’espressione che ho sempre trovato infelice (un po’ come la parola «concreto»). Provo a nobilitarla ragionando su un po’ di notizie. Il 22 luglio, come ogni anno, i soliti noti dell’antimafia calabrese proveranno a riprendersi l’Aspromonte – impresa ardua – con la marcia di Libera in memoria di Lollo Cartisano, il fotografo di Bovalino sequestrato il 22 luglio 1993 di cui non si è mai trovato il corpo. Con i familiari delle vittime innocenti della ’ndrangheta ci saranno don Luigi Ciotti, presidente nazionale di Libera, il procuratore capo di Reggio Calabria Federico Cafiero De Rhao e […]

  

Per stanare la ‘ndrangheta basta seguire i soldi

Follow the money, segui i soldi. E così  il comando provinciale della Guardia di Finanza di Roma ha scoperto un giro di trafficanti di cocaina composto da colletti bianchi, manager, funzionari di banca e diplomatici. Il meccanismo era semplice: fiumi di denaro ricavato in pochimesi dallo spaccio di cocacina sulla piazza romana arrivata via mare in container destinati ai porti di Gioia Tauro, della Germania, del Belgio e dell’Olanda finiva a Lugano (gli inquirenti hanno rintracciato 1,4 milioni di euro) grazie alla complicità di alcuni diplomatici congolesi, passava dalle mani di narcotrafficanti’ndranghetisti a quelle di un manager incaricato di trasformare […]

  

Quel filo nero che vuol dire ‘ndrangheta Capitale

C’è un filo rosso che lega i protagonisti di Mafia Capitale alle vicende che hanno portato all’arresto di Marcello Dell’Utri e Claudio Scajola? Ne è convinto il parlamentare Pd Davide Mattiello, componente della commissione Antimafia guidata da Rosy Bindi. Scrive il deputato democrat: «Dalle ultime evidenze di Mafia Capitale arrivano conferme all’ipotesi di un’unica grande rete di relazioni dedite al crimine». In effetti a leggere gli stralci del rapporto del Ros, emergono strani intrecci e rapporti tra Massimo Carminati, Gennaro Mokbel e i fratelli Dell’Utri. Mattiello chiede con forza che l’inchiesta romana e quella reggina che vede alla sbarra l’ex […]

  

Le mire leghiste su Platì fanno arrossire il Pd calabrese

C’è anche tanta ‘ndrangheta (e non poteva andare diversamente) nel secondo filone di Mafia Capitale (a proposito: cosa aspettano a sciogliere il Comune di Roma? Mah) che ha portato a 44 arresti. Si parla di Gianni Alemanno, che secondo le indagini si sarebbe rivolto a Salvatore Buzzi, capo della coop «29 Giugno», dominus dell’organizzazione insieme all’ex Nar Massimo Carminati, per avere qualche voto alle Europee del 2014. Si sa che Buzzi avrebbe richiesto a Giovanni Campenì del clan Mancuso di Limbadi qualche voto. Ha ragione l’ex sindaco di Roma a dire che – al netto della richiesta alla ‘ndrangheta fatta […]

  

Expo, la ‘ndrangheta e i guai del Pd

Secondo il presidente del Comitato antimafia Nando Dalla Chiesa – contento lui – le imprese di ’ndrangheta sono state «arginate» da Expo: «Si erano fatte un altro film, non so se sono state escluse, ma sono state arginate – ha detto il docente di Sociologia dei processi economici all’Università di Milano nella sua relazione, sostenendo altresì che il rischio non è affatto sventato, anzi – Le organizzazioni mafiose possano infiltrarsi in Expo attraverso servizi agli ospiti stranieri», come il turismo». In effetti nei mesi scorsi il Comitato aveva lanciato l’allarme anche sui bed&breakfast per Expo 2015, affermando che ‘ndrangheta e […]

  

Infiltrati, ‘ndranghetisti e processi che si sgretolano

La notizia del sequestro di 91 chili di cocaina purissima nel porto di Gioia Tauro fa riflettere. Il carico era nascosto dentro alcuni borsoni nascosti in un container che trasportava mandorle e proveniva dalla California ed è stata rintracciata grazie a una serie di incroci documentali e il controllo attraverso un sofisticato scanner. La cifra che fa pensare è il controvalore della vendita al dettaglio dell’oro bianco, tanto per restare al titolo del libro di Nicola Gratteri in libreria in questi giorni: 20 milioni di euro, spicciolo più, spicciolo meno. Parliamo di una montagna di contante, pronto a rientrare nel […]

  

Di mamma (e di ‘ndrangheta) ce n’è una sola

Stragi (e servizi segreti), famiglie e faide, grandi opere e appalti, cocaina. In fondo la storia della ‘ndrangheta si regge su questi quattro pilastri. Non è un caso se la Dia di Roma abbia sequestrato beni per circa 6 milioni di euro ad Alfredo Bizzoni, imprenditore romano coinvolto secondo gli inquirenti in compiti di supporto logistico nella preparazione delle stragi mafiose del 1993 e condannato per aver reperito e consegnato armi e munizionamento ad Antonio Scarano, pluripregiudicato romano di origine calabrese, poi divenuto collaboratore di giustizia e condannato a 18 anni come responsabile (in concorso con altre persone) degli attentati […]

  

Voti e affari, politici e sbirri: ma la ‘ndrangheta non è un film

La ’ndrangheta come non l’ha mai raccontata nessuno (anche se a me piace da morire Il Sud è niente) è pronta a sbarcare negli Usa. Black souls sarà la trasposizione americana del bellissimo Anime nere di Francesco Munzi tratto dall’omonimo romanzo di Gioacchino Criaco. Il 10 aprile inizierà la prima settimana con opening a New York, poi in tutti gli Usa distribuito da Vitagraph. Ma la ‘ndrangheta non è fiction, anche se le trame che si dipanano dalla cronaca fanno invidia a Hollywood. I boss della ‘ndrangheta hanno rapporti con i politici, con i poliziotti ma anche con i preti. […]

  

Se un processo riscrive la storia della ‘ndrangheta

Nella Calabria senza governo e senza vergogna vecchi e nuovi processi rischiano di riscrivere la storia recente della ‘ndrangheta. A Milano il boss Cosimo Giuseppe Leuzzi ha scelto di essere giudicato con rito abbreviato dall’accusa di essere uno dei mandanti dell’omicidio di Carmelo Novella, capo della Provincia che governa le locali di ’ndrangheta in Lombardia. L’omicidio diede il la all’inchiesta Infinito che decapitò le cosche milanesi. Come ho già raccontato qui e qui sulla morte di Novella il 14 luglio 2008 in un bar a San Vittore Olona  ci sono poche cose da chiarire. Ma sul vero movente è ancora […]

  

Il boss esce dal carcere ma la sua cosca è sparita

La sua cosca di Pellaro a Reggio Calabria è finita nel sangue, suo zio si è pentito, suo padre è stato ammazzato dalla ‘ndrangheta. E adesso per un ex boss pluriergastolano si aprono le porte del carcere. Santo Barreca ha 56 anni, ne aveva una trentina quando è stato arrestato la prima volta. Anche il gip ha scritto nero su bianco che il suo clan è «completamente estinto», gli avvocati Aurelio e Steve Chizzoniti da mesi lavoravano con il pm Giuseppe Lombardo per il suo «completo recupero al consorzio civile». Da tempo ogni sabato faceva il volontario in una comunità […]

  

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