Quello che segue è l’estratto di un articolo di Carlo Rovelli, scritto dopo che nel 2015 furono osservate per la prima volta le onde gravitazionali. Le onde erano state intuite da Albert Einstein nella Relatività Generale del 1915, ma per i successivi cento anni non avevamo alcuna prova della loro esistenza:

«La luce impiega 8 minuti per arrivare dal Sole a noi. Se il Sole fosse spazzato via adesso, nei successivi 8 minuti sulla Terra non succederebbe niente. La gravità del Sole tiene la Terra sulla sua orbita, e per 8 minuti la Terra sarebbe ancora attratta dal Sole. Nel corso degli 8 minuti qualcosa deve viaggiare, portando l’informazione che il Sole non c’è più. Questo qualcosa è un’onda gravitazionale: il propagarsi rapido di una minuta deformazione dello spazio».

La fine di un amore è come la scomparsa di una piccola stella. Da quando il “Sole” viene spazzato via, fino alla piena presa di coscienza, passa sempre qualche tempo: settimane, mesi. A volte anni. Quel periodo variabile è paragonabile agli “8 minuti” di tempo che la luce impiega ad arrivare sulla Terra dal Sole che non c’è più. Tutto era già successo, ma nel nostro cuore è come se nulla fosse ancora accaduto.

Solo quando lo tsunami gravitazionale arriva a sciacquare le nostre coste saremo in grado di guardare avanti.

 

 

L’immagine su questo blog è di Deborah Joy Bormann @deborahjoybormann.

Deborah nasce a Trieste, città di confine, da padre statunitense e madre spagnola. Vive a Bologna, Pisa, Amsterdam, Madrid, San Francisco. Una serie di coincidenze e passioni la porta a Torino, oramai città d’adozione.
Spirito indipendente, visionario e… disperatamente ottimista.
Madre, compagna, insegnante, arteterapeuta e artista.
Da sempre adora leggere, scrivere, pensare e creare.

Le idee espresse da Andrea nei suoi articoli non rappresentano necessariamente le opinioni e le convinzioni di Deborah.
Tag: , , , ,