In equilibrio sopra la follia

A volte penso che l’economia sia una scienza più affine alla meteorologia che alla meccanica newtoniana. Più stocastica, basata su fenomeni in movimento, che deterministica. Con l’avvento di Donald Trump, l’elemento aleatorio della politica economica americana ha acquisto sfumature apocalittiche. In molti hanno criticato la formula puerile adottata da Donald Trump per calcolare le famigerate tariffe globali annunciate il 2 Aprile. Ma la domanda catartica è: Il Presidente ha un piano per evitare che la globalizzazione degeneri in autarchia, inflazione, decrescita (in)felice, e guerre? Il possibile piano si chiama “Mar-a-Lago Accord”, ed è stato pubblicato il 13 Novembre 2024 da […]

  

Morire un giorno da pecora

Si sa, chi rifiuta di dividere Ucraini e Russi in buoni e cattivi è PUTINIANO. Chi ha troppo a quore le sorti dei Palestinesi è ANTISEMITA. Chi critica il tam tam di guerra è un PACIFINTO. A volte, gruppi d’interesse influenti hanno la capacità di caricare ideologicamente alcune parole chiave. Chiunque tenti di scomporre e analizzare il significato di quelle parole viene trattato alla stregua di un trasgressore di domicilio. Fa niente se i recinti abusivi intorno al loro significato siano stati messi apposta per inibire il pensiero altrui. Da autentico ‘pacifinto putiniano’, sono rimasto colpito dall’invettiva di Ursula Von […]

  

Ipocrisia, nuntereggaeppiù!

Nel 1915, Albert Einstein intuì l’esistenza delle onde gravitazionali, che furono osservate per la prima volta esattamente cento anni dopo. Nel 2015, il fisico teorico Carlo Rovelli usò parole bellissime per descriverle. Vado a memoria: La luce impiega 8 minuti per arrivare dal Sole a noi. Se il Sole morisse in questo istante, nei prossimi 8 minuti sulla Terra non accadrebbe nulla. Durante gli 8 minuti, qualcosa deve viaggiare nel cosmo con l’informazione che il Sole non esiste più: questo ‘qualcosa’ è un’onda gravitazionale, il propagarsi rapido di una minuta deformazione dello spazio. Ecco. Ascoltando le parole di Antonio Scurati […]

  

Il gatto di Schrödinger è all’Eliseo

Emmanuel Carrère scrisse di Emmanuel Macron: «Nel momento in cui pensa una cosa, ricorda a se stesso che si potrebbe pensare anche il contrario». Durante la sua prima campagna elettorale, il futuro Presidente Francese usava spesso la frase inclusiva “en même temps”, che lo stesso Carrère definì “tic linguistico elevato al rango di posizione filosofica”: Francia, et en même temps Europa. Destra e allo stesso tempo Sinistra. Gatto di Schrödinger vivo, ma in fin dei conti anche morto. Per svariati millenni, i popoli si barcamenarono tra la decisione di mangiare un uovo oggi, o aspettare la gallina domani. Chi aveva […]

  

Come Spugna con Capitan Uncino

Negli anni Settanta del secolo scorso, un mio conoscente sfidò l’ultimo tabù, sostenendo che il 90% degli adolescenti maschi praticasse abitualmente l’onanismo, e che gli altri 10 fossero bugiardi. Le élites occidentali hanno un rapporto simile con le reali cause dell’invasione russa all’Ucraina: novanta su cento le conoscono e le nascondono, gli altri dieci mentono. In soccorso della verità storica stanno scendendo in campo gli ex diplomatici in pensione. Il Financial Times del 17 Febbraio ha pubblicato la lettera di Anthony Brenton, ex ambasciatore britannico a Mosca: «Il vostro editoriale del 14 Febbraio sull’approccio “pericoloso” di Trump alla pace in […]

  

Chi ha rotto il vaso di Pandora?

Qualche settimana fa, Elon Musk ha invitato i Tedeschi a votare AfD, Alternative für Deutschland, un partito di estrema destra. Pochi giorni più tardi, Friedrich Merz, il probabile futuro cancelliere, ha abbattuto per la prima volta il muro tagliafuoco del sistema politico tedesco contro l’estremismo, accettando i voti di AfD per una mozione anti-immigrazione (poi bocciata). Il 14 Febbraio, il vicepresidente americano JD Vance ha elogiato in una conferenza stampa quella stessa formazione politica, per poi incontrare la sua leader, Alice Weidel. Il partito di estrema sinistra Bündnis Sahra Wagenknecht (BSW), isolato da un analogo cordone sanitario, non è mai […]

  

Se la Storia fosse Fiaba

Tempo fa lessi su un vecchio numero di Limes le due premesse fondamentali della geopolitica, tracciate dal futurologo George Friedman: 1) una comunità viene definita dal luogo in cui si trova. 2) Il sistema politico è prigioniero di tale realtà geografica. In circostanze diverse, un funzionario Kazako aveva espresso con altre parole il medesimo concetto: «Sarebbe dannoso costringere il Kazakistan a scegliere tra Russia e Occidente. Noi non siamo il barone Munchausen: non possiamo uscire da questa regione tirandoci per i capelli». In base a tali premesse, l’occidente ha fatto bene a trattare l’Ucraina alla stregua di un Portogallo qualsiasi, […]

  

America Grande o Supernova?

Come faranno gli Americani a conquistare Marte, se ieri Donald non è nemmeno riuscito a baciare Melania, protetta da un cappello simile a un anello di Saturno?

  

Parole come macigni

Cominciamo il 2025 con i titoli ingannevoli su quasi tutti i giornali: stop al gas russo. Scritto così sembra che Vladimir Putin usi il gas come arma impropria. E’ falso. E’ stato Zelensky a mettere il veto sul transito del gas russo attraverso l’Ucraina, e lo aveva già annunciato nella conferenza stampa del 19 Dicembre 2024: «Non permetteremo {ai Russi} di guadagnare ulteriori miliardi con il nostro sangue. Qualsiasi paese al mondo che compra a buon mercato dalla Russia finirà per diventarne dipendente». Ricapitoliamo: il gasdotto Nord Stream era opera del Diavolo, perchè trasportava in Germania gas a buon mercato […]

  

Le parole siano libere di pascolare fuori dai recinti

Sul Corriere del 29 Novembre, Liliana Segre sostiene la necessità di limitare l’uso della parola “genocidio” in base alle caratteristiche degli eventi che l’hanno coniata e forgiata. Il massacro a Gaza, scrive la Senatrice a vita, NON ha elementi riconducibili ai due “caratteri tipici” dei genocidi precedenti, quindi in quella circostanza l’uso della parola sarebbe da evitare. Secondo la Signora Segre, i genocidi subiti dagli Armeni, Ucraini, Ebrei, Rom, Sinti, Cambogiani e Tutsi rientrano in due caratteristiche: 1. pianificazione della eliminazione completa (anche solo nelle intenzioni) dell’etnia o del gruppo sociale oggetto della campagna genocidaria. 2. l’assenza di un rapporto […]

  

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