La società erbivora e l’irresistibile sapore della carne

Noi occidentali ci sentiamo erbivori, ruminanti, amanti della pace, ma deleghiamo a eserciti molto carnivori il compito di difendere i nostri interessi. Allo stesso modo, non abbiamo mai smesso di vendere armi micidiali a cani e porci. La retorica dell’esistenza erbivora ci è sfuggita di mano, e abbiamo perso il rispetto del resto dell’umanità che ci considera insopportabili ipocriti. Qualche tempo fa Gideon Rachman, editorialista del Financial Times, ha scritto un articolo interessante su questo tema: le democrazie sono ipocrite, ma i regimi sono fabbriche di bugie. “Il caratteristico vizio occidentale è proclamare un ideale o una politica, per poi […]

  

Nodo-scoop: le razze NON hanno smesso di esistere

Sostenere che le razze NON esistono perchè lo dice la genetica, significa affermare che un concetto perde il suo significato originale quando una disciplina nata in un secondo tempo non ne dimostra l’esistenza. Follia. Eliminare dal linguaggio parole scomode è come applicare la logica sballata di Procuste, che anzichè allungare il letto, accorciava gli arti. Quando la scienza riduce il numero dei vocaboli a disposizione anzichè ampliarlo, c’è lo zampino della politica che quando non capisce, sfronda e nasconde sotto il tappeto. Negare il concetto di razza per prevenire gli effetti nocivi che la parola ha scatenato in passato è […]

  

Il nuovo significato di una parola

Se in un futuro distopico il “sentire comune” includesse il gatto nella categoria dei re della foresta, da un giorno all’altro i media impazzirebbero con una notizia sconvolgente: “LE CASE ITALIANE SONO INFESTATE DAI LEONI”. La domanda è: prenderemmo quella notizia sul serio? Basta l’uso di un termine dal senso completamente stravolto per rievocare il terrore del suo antico significato? Dal modo in cui l’etica contemporanea ha espanso il significato della parola “stupro”, pare proprio di si. Ricapitoliamo. Una donna può decidere di divertirsi, ubriacarsi, drogarsi, concedersi intimamente, addormentarsi, svegliarsi intontita, pentirsi, e dopo qualche settimana denunciare di aver subito […]

  

Sicilia, Pakistan

Il grande morbo del politicamente corretto impedisce di chiamare le cose con il loro nome. E’ come l’indeterminazione quantistica degli elettroni prima di essere osservati, con noi che guardiamo sempre altrove. Il morbo attecchisce bene a sinistra, ma quando fa comodo ne usufruiamo tutti in maniera bipartisan. Qatargate, per esempio: ogni giorno apriamo i giornali, sperando inconsapevolmente di trovare un nome tedesco, o un furbetto del quartierino francese. Macchè! La torta è proprio tutta italiana, con una ghiotta ciliegina greca, ma non lo diciamo. Allo stesso modo, Matteo Messina Denaro è un problema siciliano, anche perchè in quasi tutte le […]

  

Venereo-Paleolitico

A volte l’immagine che la donna contemporanea dà di sè sui social networks è quella della Venere Paleolitica con caratteristiche sessuali molto pronunciate (qui). In un futuro distopico, l’uomo ormai privo del suo tradizionale ruolo “alfa”, potrebbe ritrovare un equilibrio curando in maniera maniacale il proprio corpo. Il nuovo maschio si presenterà sui social networks slogandosi la spalla per scattare selfie sempre più audaci: le turgide labbra a pesce, il sorriso accattivante, la posa provocante. Un “filo interdentale” solcherà il suo sedere, per poi, davanti, ricongiungersi a un rettangolo di stoffa talmente aderente da mostrare al mondo se è circonciso […]

  

Alien Press Bulletin – Destra e Sinistra

Su argomenti politico-sociali, gli individui di destra dicono quello che pensano, e non è necessariamente un bene. Le persone di sinistra dicono quello che ritengono sia giusto pensare, ma al secondo bicchiere di vino si rivelano spesso più a destra di Marine Le Pen. Il film simbolo della destra è Highlander: «Ne rimarrà solo uno, e non sei tu». Il film simbolo della sinistra è la corazzata Potemkin, non per i contenuti, ma perchè è una cagata pazzesca. Loro lo sanno, ma i progressisti sono campioni mondiali di resistenza al calo della palpebra. Quelli di destra, invece, davanti a qualcosa […]

  

Donne che odiano le donne

In un’intervista del 2004, il maestro di scacchi Bruce Pandolfini descriveva la diversità tra maschi e femmine nella sua esperienza didattica: «Fino ai 6 anni non c’é differenza di potenziale tra un bambino e una bambina, ma a 6 anni succede qualcosa: il bambino si chiede che cosa può attaccare, mentre la bambina é portata a chiedersi che cosa deve difendere. Non so se questo sia un tratto biologico o culturale». Se continuiamo a seguire il modello Grande Morbo del politicamente corretto, questa preziosa testimonianza in futuro non potrà più essere raccontata, perchè sta diventando inopportuno basare una tesi sulla […]

  

Dopo la guerra

L’obiettivo di qualsiasi conflitto dovrebbe presupporre prima o poi il ritorno alla normalità. Seguendo l’impostazione di americani e britannici, invece, la Russia assomiglia a quei reati di natura sessuale resi eterni dal Grande Morbo del politicamente corretto: fine pena, mai! Se uccidi qualcuno, dopo vent’anni sei fuori e puoi ricostruire la tua vita. Roman Polanski, invece, sarà mediaticamente colpevole fino all’ultimo dei suoi giorni, nonostante abbia scontato la sua pena e sia stato perfino perdonato dalla sua vittima. La Russia è uguale. Diamo per scontato che Nord Stream 2 non entrerà mai in funzione, e che tutto il gas d’ora […]

  

War-Exit: se non ora, quando?

Il 17 Gennaio 1961, tre giorni prima del giuramento di John Kennedy alla Casa Bianca, il presidente uscente Dwight Eisenhower fece un discorso profetico, esprimendo concetti che hanno condizionato per sessant’anni la politica mondiale. Quel giorno Eisenhower si era congedato lanciando l’allarme sull’industria americana delle armi che negli anni della seconda guerra mondiale era cresciuta a dismisura. Quel comparto dava ormai lavoro a migliaia di americani, e stava diventando uno stato dentro lo Stato: «Dobbiamo guardarci dall’influenza ingiustificata, voluta o involontaria, da parte del complesso militare-industriale. Il potenziale per la disastrosa ascesa di un potere mal riposto esiste e continuerà […]

  

Discontinuità

Qualche giorno fa un inviato di guerra di una tv francese ha affermato di non aver mai visto orrori come quelli provocati dai russi in Ucraina. La sua testimonianza dovrebbe dimostrare che questo conflitto è peggiore di tutti gli altri, ma forse conferma solo qualcosa che sapevamo già: nelle guerre degli ultimi decenni in Paesi culturalmente remoti, i giornalisti avevano meno libertà di movimento, e il sangue che raccontavano era di un colore scuro e rappreso, come una testimonianza di seconda o terza mano. Paradossalmente, i rapitori e i tagliatori di teste in Siria e Iraq contribuirono a nascondere quello […]

  

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