Abbiamo abolito l’arrapamento

E’ divertente sparare a zero contro il MeToo, ma è impossibile ignorare che il rapporto tra ragazze e ragazzi contemporanei è meno spensierato rispetto a quello di noi boomer a pari età. Ai nostri tempi i due generi vivevano in sostanziale simbiosi, mentre nel 2022 c’è molta più diffidenza. Cosa cavolo è successo? E’ possibile che il porno accessibile a tutti abbia alterato il modo in cui il maschietto si appropinqua all’altro sesso? Per le generazioni precedenti c’era tutta una procedura prima di cogliere la ciliegina sulla torta. Per raggiungere il centro delle nostre fantasie esisteva un tragitto obbligato che […]

  

Giorgia Meloni, il MeToo e l’invidia del pene

Ci vorranno 15 milioni di dollari per far rivivere il mammut lanoso, estinto quattromila anni fa. Il femminismo post MeToo, invece, ha riesumato con pochi spicci la più grande bufala espressa dalla psicanalisi: l’invidia del pene. Giorgia Meloni è arrivata sul trono di spade anche per salvare le donne da quella pericolosa deriva. Il mio è un giudizio completamente arbitrario, non ho elementi concreti per scrivere una cosa del genere, ma sono convinto che se oggi tornassimo al voto sotto l’effetto del Pentotal, Meloni prenderebbe percentuali bulgare, tipo 80 su 100. Giorgia incarna quello che molti rispettano e si aspettano […]

  

La Francia e la sindrome del bassotto

Il bassotto è un cane piccolissimo ma coraggioso, perchè crede di essere ENORME. I francesi, uguali. Le loro partnership strategico-industriali finiscono solo in due modi: fallimento, oppure assimilazione completa, come la Cina con Hong Kong. La collaborazione tra Renault e Nissan ha preso negli anni una piega ben diversa rispetto al controllo che Peugeot sembra ormai esercitare su Fiat & Chrysler. Quello che sul continente ai francesi riesce piuttosto bene, con gli isolani non attecchisce. Eppure le premesse sembravano invitanti: Renault detiene il 43% delle azioni di Nissan, e ha diritto di voto nel suo consiglio di amministrazione. La Nissan […]

  

La materia grigia del pesce rosso

All’inizio della guerra si diceva che fosse meglio evitare di chiudere Vladimir Putin in un angolo, come lui aveva fatto in gioventù con il topo che poi gli era saltato in testa. Ora a che punto siamo? Esattamente lì. Il mare che si ritira con grande risucchio da una spiaggia indonesiana anticipa l’arrivo di uno tsunami; l’unica opzione in quel caso è mettersi in salvo su qualcosa di solido e rialzato, tipo una collina. Anche le truppe russe in Ucraina ora battono in ritirata, ma noi Occidentali siamo come fermi in spiaggia a scrutare l’orizzonte: arriva o non arriva l’onda […]

  

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