Je so’ pazzo

Da tempo mi chiedo perchè le lettere dei lettori pubblicate sul Financial Times siano mediamente più incisive e di qualità rispetto a quelle sui nostri giornali. Aldo Cazzullo ha fornito involontariamente un possibile indizio sul Corriere della Sera: «Tutte le lettere sono preziose, l’importante è che vengano da lettori, che raccontano una vicenda o pongono una questione; non da aspiranti editorialisti o collaboratori-ombra». In un bacino pressoché infinito di potenziali interlocutori, che su argomenti di loro competenza ne sanno più di lui, Cazzullo non tollera interpretazioni, ma solo domande. Se siete fortunati, l’oracolo vi risponderà. Le interviste di Cazzullo sono […]

  

La rivincita del “mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa”

Qualche tempo fa sul Financial Times ho trovato una notizia sorprendente: il Giappone è in allarme per la truffa “ore ore” (“sono io, sono io”) il fenomeno di derubare gli anziani imitando al telefono la voce di un figlio o di un nipote che chiede soldi. Ma come? Ci avevano sempre descritto la cultura confuciana degli asiatici, e i giapponesi in particolare: onestà, rispetto delle regole e delle persone anziane, delinquenza ai minimi. Ho sempre saputo, e mai veramente compreso, che le comunità occidentali poggiano sul senso di colpa come controllo sociale, quelle orientali sulla vergogna, con una presunta superiorità […]

  

Canarini in miniera

A volte viene il dubbio che tutti quei Paesi dell’est Europeo ritenuti di volta in volta strategici dalla Nato siano solo canarini in miniera, attraverso i quali l’azionista di maggioranza monitora quanto sia diventata (ir)respirabile l’aria. In caso di invasione russa, noi Nati Deboli invieremmo sacchi a pelo, elmetti e fionde per onorare l’articolo quinto di mutuo soccorso. I Nati Forti, qualcosa in più, ma c’è il sospetto che nessuno accorrerebbe per fargli la respirazione bocca a becco. “Cadere” è allo stesso tempo il dharma di ogni nuovo entrato, e la la sua misura strategica, attraverso la quale gli Stati […]

  

Il canto delle sirene

Premessa Un’immaginaria riunione di condominio Benvenuti a questa riunione di condominio, cari vicini. Non ci eravamo mai resi conto del pericolo che correvamo nel nostro quartiere, fino a quando non abbiamo esteso a TRE isolati la portata degli allarmi nei nostri appartamenti, anzichè limitarla ai confini degli appartamenti stessi. Abbiamo constatato che nel maggiore raggio di controllo, le sirene dei nostri allarmi suonano ininterrottamente, a causa degli evidenti continui tentativi di intrusione da parte di ignoti nel nostro spazio vitale. Siamo angosciati per quanti potenziali delinquenti si nascondessero là fuori a nostra insaputa. Voglio ricordarvi, cari amici, che l’allarme di […]

  

Elogio della disobbedienza e Julian Assange

La democrazia è viva se i suoi enzimi rompicoglioni sono liberi di funzionare e catalizzare. I disobbedienti come Edward Snowden e Julian Assange fanno parte di quella categoria. Diamo per scontato che l’obbedienza sia un bene. Abramo era pronto a sgozzare come un capretto suo figlio Isacco, quando Yahweh lo fermò dopo averlo istigato. Questo gesto figura bene in letteratura e pittura, oppure anche nelle teste integraliste di religiosi fanatici, ma non si abbina benissimo con la democrazia che in questa fase storica è messa malissimo. Qualche tempo fa un leone scappò da uno zoo. Lo ritrovarono che camminava avanti […]

  

Quanto conta il Presidente degli Stati Uniti?

Sulla questione della presunta senilità del Presidente Americano Joe Biden, temo che stiamo guardando il dito, anzichè la Luna. La domanda giusta non è se Biden sia abbastanza lucido per un altro mandato, ma come fa a governare adesso? Chi lo sorregge? Chi è il ventriloquo che gli suggerisce cosa dire e, specialmente, cosa fare? Quanto potere ha veramente il Presidente degli Stati Uniti, e quanto quel ruolo è stato ormai svuotato dell’importanza che ancora gli attribuiamo qui ai confini dell’impero? L’amministrazione federale americana dà lavoro a milioni di persone, circa 3 milioni solo al Pentagono tra assunti e contractors […]

  

Aiutiamoli a casa loro: i Francesi, non gli Africani

Corso Francia a Torino (qui) è stato sicuramente concepito da qualcuno dotato di ironia toponomastica. In direzione ovest, la linea immaginaria di quell’arteria arriva a Bardonecchia e il tunnel per la Gallia. In fondo al lato est, invece, capeggia la basilica di Superga, un maestoso monumento anti-francese. Nel 1706, l’apolide Principe Eugenio di Savoia salì sulla collina di Superga per spiare l’accampamento dell’esercito franco-spagnolo che assediava Torino. Nei giorni successivi, il grande condottiero aggirò i nemici, li prese al contrario, e vinse la battaglia, nonostante la disparità delle forze in campo. Per celebrare la vittoria, il re Vittorio Amedeo fece […]

  

Contro qualsiasi forma di RETORICA

La RETORICA in difesa dell’identità ebraica dura da circa trent’anni, ma forse ha fatto il suo tempo. La parola in maiuscolo sottolinea che questo articolo è contro la RETORICA, non contro l’identità ebraica, nè a favore di qualsiasi forma di odio. Nel 1947, Natalia Ginzburg bocciò per la casa editrice Einaudi la bozza di “Se questo è un uomo”, il capolavoro di Primo Levi. Era passato ancora troppo poco tempo dalla fine della seconda guerra mondiale, e nessuno, nemmeno la scrittrice di origine ebraica, era pronto a recepire le testimonianze sui campi di concentramento nazisti. L’olocausto rimase mediaticamente in ombra […]

  

Israele Munchausen

All’indomani dell’insurrezione Kazaka nel Gennaio 2022, un funzionario di quel Paese dichiarò: «Costringere il Kazakistan a scegliere tra la Russia e l’Occidente sarebbe una mossa molto dannosa. Noi non siamo il barone di Munchausen: non possiamo uscire da questa regione tirandoci per i capelli». Può Israele comportarsi come il barone Munchausen in un’area geografica dove, fino a cento anni fa, il novanta percento della popolazione era araba?

  

Hic sunt leones

Apro con una citazione di Tocqueville: «Il desiderio di uguaglianza diventa sempre più insaziabile a mano a mano che l’uguaglianza si fa più grande». Un gruppo insorge quando la sua situazione migliora, non quando peggiora. L’indignazione odierna contro il maschio prevaricatore pare uscita dal paradosso dello scrittore francese. Fortunatamente, i femminicidi in Italia sono tragedie che non fanno statistica, perchè hanno percentuali vicine allo zero (qui). La rabbia delle donne non nasce dai rimasugli di patriarcato, ma da un livello di emancipazione mai raggiunto in qualsiasi civiltà del passato. Ai masculi contemporanei non basta più avere la fedina immacolata nei […]

  

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