Elogio della disobbedienza e Julian Assange

La democrazia è viva se i suoi enzimi rompicoglioni sono liberi di funzionare e catalizzare. I disobbedienti come Edward Snowden e Julian Assange fanno parte di quella categoria. Diamo per scontato che l’obbedienza sia un bene. Abramo era pronto a sgozzare come un capretto suo figlio Isacco, quando Yahweh lo fermò dopo averlo istigato. Questo gesto figura bene in letteratura e pittura, oppure anche nelle teste integraliste di religiosi fanatici, ma non si abbina benissimo con la democrazia che in questa fase storica è messa malissimo. Qualche tempo fa un leone scappò da uno zoo. Lo ritrovarono che camminava avanti […]

  

Quanto conta il Presidente degli Stati Uniti?

Sulla questione della presunta senilità del Presidente Americano Joe Biden, temo che stiamo guardando il dito, anzichè la Luna. La domanda giusta non è se Biden sia abbastanza lucido per un altro mandato, ma come fa a governare adesso? Chi lo sorregge? Chi è il ventriloquo che gli suggerisce cosa dire e, specialmente, cosa fare? Quanto potere ha veramente il Presidente degli Stati Uniti, e quanto quel ruolo è stato ormai svuotato dell’importanza che ancora gli attribuiamo qui ai confini dell’impero? L’amministrazione federale americana dà lavoro a milioni di persone, circa 3 milioni solo al Pentagono tra assunti e contractors […]

  

Aiutiamoli a casa loro: i Francesi, non gli Africani

Corso Francia a Torino (qui) è stato sicuramente concepito da qualcuno dotato di ironia toponomastica. In direzione ovest, la linea immaginaria di quell’arteria arriva a Bardonecchia e il tunnel per la Gallia. In fondo al lato est, invece, capeggia la basilica di Superga, un maestoso monumento anti-francese. Nel 1706, l’apolide Principe Eugenio di Savoia salì sulla collina di Superga per spiare l’accampamento dell’esercito franco-spagnolo che assediava Torino. Nei giorni successivi, il grande condottiero aggirò i nemici, li prese al contrario, e vinse la battaglia, nonostante la disparità delle forze in campo. Per celebrare la vittoria, il re Vittorio Amedeo fece […]

  

Contro qualsiasi forma di RETORICA

La RETORICA in difesa dell’identità ebraica dura da circa trent’anni, ma forse ha fatto il suo tempo. La parola in maiuscolo sottolinea che questo articolo è contro la RETORICA, non contro l’identità ebraica, nè a favore di qualsiasi forma di odio. Nel 1947, Natalia Ginzburg bocciò per la casa editrice Einaudi la bozza di “Se questo è un uomo”, il capolavoro di Primo Levi. Era passato ancora troppo poco tempo dalla fine della seconda guerra mondiale, e nessuno, nemmeno la scrittrice di origine ebraica, era pronto a recepire le testimonianze sui campi di concentramento nazisti. L’olocausto rimase mediaticamente in ombra […]

  

Israele Munchausen

All’indomani dell’insurrezione Kazaka nel Gennaio 2022, un funzionario di quel Paese dichiarò: «Costringere il Kazakistan a scegliere tra la Russia e l’Occidente sarebbe una mossa molto dannosa. Noi non siamo il barone di Munchausen: non possiamo uscire da questa regione tirandoci per i capelli». Può Israele comportarsi come il barone Munchausen in un’area geografica dove, fino a cento anni fa, il novanta percento della popolazione era araba?

  

Hic sunt leones

Apro con una citazione di Tocqueville: «Il desiderio di uguaglianza diventa sempre più insaziabile a mano a mano che l’uguaglianza si fa più grande». Un gruppo insorge quando la sua situazione migliora, non quando peggiora. L’indignazione odierna contro il maschio prevaricatore pare uscita dal paradosso dello scrittore francese. Fortunatamente, i femminicidi in Italia sono tragedie che non fanno statistica, perchè hanno percentuali vicine allo zero (qui). La rabbia delle donne non nasce dai rimasugli di patriarcato, ma da un livello di emancipazione mai raggiunto in qualsiasi civiltà del passato. Ai masculi contemporanei non basta più avere la fedina immacolata nei […]

  

Femminicidio: confondere la tragedia per una statistica

Il calcio è uno sport a basso punteggio, dove il valore di un attaccante è dato dal peso dei suoi gol, più che dal loro numero. Il quinto gol di un 5 a 0 è leggero. Un gol decisivo in una finale internazionale è pesante. Questa caratteristica rende il calcio molto più impermeabile alle statistiche rispetto ai tre principali sport americani. Il calcio è un’eccezione, ma nell’ultimo caso di cronaca nera abbiamo adottato quello stesso sistema di pesare i numeri, anzichè contarli. Iosif Stalin aveva capito una terrificante verità che gli permise di massacrare i suoi connazionali senza sensi di […]

  

Salto quantico da Netanyahu a Gheddafi passando da Giorgio Napolitano

Benjamin Netanyahu è messo di traverso come una lisca di pesce nella gola di Israele, e non c’è verso (o rutto) che tenga. «Mangia un pezzo di pane!» consigliava la mamma. «Bevi un bicchiere d’acqua!» sosteneva il papà. In realtà a Israele servirebbe un incarico istituzionale sufficientemente ambiguo come nel 2011 la Presidenza della Repubblica italiana. Con uno come Giorgio Napolitano nelle vicinanze, Netanyahu sarebbe già caduto. Purtroppo o per fortuna, quando è ora di cambiare marcia le democrazie sono meno efficaci delle dittature. Nei sistemi autoritari esiste l’uomo forte che cambia il corso della Storia con uno schiocco di […]

  

El sueño de la razón produce monstruos (Francisco Goya)

Dove eravamo rimasti? Ah, si… la Russia è brutta e cattiva, non solo oggi, dopo quello che ha combinato in Ucraina, ma fino alla fine dell’eternità. Non faremo MAI più affari con Lei, e per essere certi di non essere indotti in tentazione, un’anima previdente ha danneggiato il gasdotto Nord Stream che trasportava in Europa il gas a buon mercato. Per sostituire il gas russo (Piano A), siamo andati in ginocchio dai nostri buoni amici arabi, Algeria e Qatar (Piano B). Hassan Nasrallah, il capo di Hezbollah, nel suo discorso urbi et orbi di Venerdì 3 Novembre, ha lanciato l’appello […]

  

La società erbivora e l’irresistibile sapore della carne

Noi occidentali ci sentiamo erbivori, ruminanti, amanti della pace, ma deleghiamo a eserciti molto carnivori il compito di difendere i nostri interessi. Allo stesso modo, non abbiamo mai smesso di vendere armi micidiali a cani e porci. La retorica dell’esistenza erbivora ci è sfuggita di mano, e abbiamo perso il rispetto del resto dell’umanità che ci considera insopportabili ipocriti. Qualche tempo fa Gideon Rachman, editorialista del Financial Times, ha scritto un articolo interessante su questo tema: le democrazie sono ipocrite, ma i regimi sono fabbriche di bugie. “Il caratteristico vizio occidentale è proclamare un ideale o una politica, per poi […]

  

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