Su argomenti politico-sociali, gli individui di destra dicono quello che pensano, e non è necessariamente un bene. Le persone di sinistra dicono quello che ritengono sia giusto pensare, ma al secondo bicchiere di vino si rivelano spesso più a destra di Marine Le Pen.

Il film simbolo della destra è Highlander: «Ne rimarrà solo uno, e non sei tu». Il film simbolo della sinistra è la corazzata Potemkin, non per i contenuti, ma perchè è una cagata pazzesca. Loro lo sanno, ma i progressisti sono campioni mondiali di resistenza al calo della palpebra. Quelli di destra, invece, davanti a qualcosa che non gli interessa, la palpebra crolla di schianto.

Quelli di destra amano il leader forte e trattano tutte le minoranze allo stesso modo. Quelli di sinistra odiano il capo forte, ma le loro attenzioni progressiste attecchiscono meglio sulle minoranze che hanno avuto leader carismatici riconoscibili, come Martin Luther King, Nelson Mandela e i Maneskin. Si riservano invece il diritto di fare battute sui filippini proprio perchè non hanno mai avuto un leader morale carismatico e storicamente rilevante a livello mondiale.

Quelli di sinistra hanno un timore reverenziale nei confronti del politicamente corretto, e lo criticano solo a voce bassa, in camera da letto, rigorosamente dopo il coito. Quelli di destra manifestano sempre la loro avversione al politicamente corretto, tranne dopo il coito quando sono troppo stanchi, e il loro individualismo crolla di schianto come la palpebra davanti alla corazzata Potemkin. Dopo il coito anche quelli di destra si sentono finalmente parte dell’umanità.

Per quelli di sinistra la vita è un’altalena basculante tra cuore a sinistra e portafoglio a destra. Dopo i trent’anni pendono intimamente tutti a destra, ma lo ammettono solo sotto Pentothal. Quando il portafoglio è vuoto, l’altalena oscilla di nuovo dalla parte del cuore colmo di rancore, non di passione. Ma questo vale sia a destra che a sinistra.

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