La cadrega in fondo al bunker

Vittorio Alfieri (nato il 16 Gennaio 1749) scrisse «volli sempre, fortissimamente volli», e per non distrarsi si fece legare a una sedia. Il 16 Gennaio 1945, Adolf Hitler scese nel bunker convinto di poter ancora vincere la guerra persa. Anche quella era forza di volontà, seppure protetta da un paraocchi. Prima ancora, il Führer viveva in una bolla percettiva, e abbassava le tendine del treno per non vedere i soldati macellati tornare dal fronte. Eppure non è così semplice. Steve Jobs fu l’altra faccia della medaglia. Il suo reality distortion field piegava la realtà. Jobs sapeva trasformare una potenziale bugia […]

  

La casa che non riconosciamo più

Anni fa, trovai in un libro una frase labirinto e senza senso, e a leggerla mi viene ancora il mal di testa: «È raro che sia sveglia quando Danny sta ancora dormendo, soprattutto da quando sono incinta». Il significato letterale è “di notte dormo, e anche Danny”, con lo stato interessante della protagonista usato come un cerotto finto sul naso del rapinatore, per confondere i testimoni oculari. Il risultato è un non-senso perfetto, un involontario enigma stilistico, come le scale impossibili di Escher (qui) o il triangolo di Penrose (qui). Quella ‘frase matta’ indecifrabile mi ha fatto tornare in mente […]

  

In equilibrio sopra la follia

A volte penso che l’economia sia una scienza più affine alla meteorologia che alla meccanica newtoniana. Più stocastica, basata su fenomeni in movimento, che deterministica. Con l’avvento di Donald Trump, l’elemento aleatorio della politica economica americana ha acquisto sfumature apocalittiche. In molti hanno criticato la formula puerile adottata da Donald Trump per calcolare le famigerate tariffe globali annunciate il 2 Aprile. Ma la domanda catartica è: Il Presidente ha un piano per evitare che la globalizzazione degeneri in autarchia, inflazione, decrescita (in)felice, e guerre? Il possibile piano si chiama “Mar-a-Lago Accord”, ed è stato pubblicato il 13 Novembre 2024 da […]

  

Ipocrisia, nuntereggaeppiù!

Nel 1915, Albert Einstein intuì l’esistenza delle onde gravitazionali, che furono osservate per la prima volta esattamente cento anni dopo. Nel 2015, il fisico teorico Carlo Rovelli usò parole bellissime per descriverle. Vado a memoria: La luce impiega 8 minuti per arrivare dal Sole a noi. Se il Sole morisse in questo istante, nei prossimi 8 minuti sulla Terra non accadrebbe nulla. Durante gli 8 minuti, qualcosa deve viaggiare nel cosmo con l’informazione che il Sole non esiste più: questo ‘qualcosa’ è un’onda gravitazionale, il propagarsi rapido di una minuta deformazione dello spazio. Ecco. Ascoltando le parole di Antonio Scurati […]

  

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